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Ammirare l'alba da lassù sarebbe stato bellissimo ma è scivolato per oltre venti metri morendo sul colpo. Gaspard Cotterot, un giovane francese di appena 21 anni, che fin da ragazzino sapeva riconoscere la differenza - non solo semantica - tra vedere e guardare, per via di quella passione per la fotografia che i genitori gli avevano instillato, aveva intuito che dalla sommità di quella torre si poteva scoprire una Roma diversa. E così sabato notte con un amico, dopo aver preso parte ad una festa in un appartamento vicino alla stazione Termini, ha detto: «Dai saliamo lì, andiamo ad aspettare l'alba in cima a quella torre».
Gaspard giù dalla torre, il dramma a Roma
Ma lui, questo giovane studente di Ingegneria informatica con un Erasmus all'università Sapienza iniziato lo scorso primo settembre, non ha mai visto la luce del sole rischiarare i tetti della Capitale. Cotterot, arrivato in città da Clichy, un piccolo Comune dell'Île-de-France a nord di Parigi, è scivolato giù dalla sommità di quella torre, complice la distrazione, il sonno, il troppo alcol bevuto alla festa, per oltre venti metri prima che i suoi occhi, grandi e affamati del mondo, potessero guardare l'alba che caccia via la notte. Ed è così che a svegliare una parte della città arrivano le sirene della polizia di Stato e le ambulanze del 118.
LA DINAMICA
Sono le 5.50 quando un operatore del numero unico delle emergenze riceve la chiamata da parte di un turista che in lingua inglese chiede aiuto perché una persona è precipitata da un palazzo. Dopo qualche minuto gli agenti di polizia e i colleghi della Polfer capiscono che il palazzo in questione è la torre che tutti chiamano di Santa Bibiana per via della vicinanza con la chiesa, l'area appartiene a Ferrovie dello Stato ed è circondata da un cantiere.
Entrarvi non è affatto facile ma da quanto poi è stato ricostruito, la vittima ed un altro ragazzo hanno scavalcato la cancellata iniziando a scalare la torre che è conservata in perfetto stato: non ci sono tratti danneggiati e non ci sono gradini rotti o spezzati sulla scala a chiocciola che da terra porta all'estremità della torre. «Volevamo solo vedere l'alba dalla cima poi Gaspard è scivolato, non ho potuto fare nulla», pare abbia detto sotto choc il giovane che in quell'attimo era con lui e che poi è stato trasportato al policlinico Umberto I per le cure del caso.
Sono le cinque del mattino quando i ragazzi, dopo tre ore trascorse ad una festa in un appartamento che dista meno di un chilometro dalla torre percorrendo via Giolitti, decidono di intraprendere la scalata.
«L'HO VISTO CADERE»
La Polfer questa mattina trasmetterà in Procura l'informativa: si è trattato di un terribile incidente ma è quasi certo che verrà comunque aperto un fascicolo. Il compagno che era con lui, prima che fosse chiesto aiuto, è tornato nell'appartamento dove c'era la festa e in seguito con altri due amici è tornato alla torre chiamando da lì i soccorsi. «L'ho visto scivolare, l'ho sentito gridare e non ho potuto fare nulla, lo conoscevo da poco ma era un gran bravo ragazzo», avrebbe raccontato poi il compagno in un momento di lucidità. Allertato il consolato francese si attende ora l'arrivo dei familiari a Roma.
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