Altro che bomboniera, la casa vacanze era un garage al seminterrato: turisti truffati

Altro che bomboniera, la casa vacanze era un garage al seminterrato: turisti truffati
Un garage spacciato come casa vacanze nel cuore di Roma a pochi passi dal centro. Nei siti veniva presentato come un appartamento vero e proprio, dotato di tutti i confort: in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un garage spacciato come casa vacanze nel cuore di Roma a pochi passi dal centro. Nei siti veniva presentato come un appartamento vero e proprio, dotato di tutti i confort: in realtà la bomboniera per la vacanza romantica nella Capitale non era altro che un garage al seminterrato di un condominio in via dei Sabelli, nel quartiere San Lorenzo.

A scoprire la truffa sono stati gli agenti del commissariato San Lorenzo che, dall'inizio dell'anno, hanno intensificato i controlli amministrativi nella zona di competenza, passando al setaccio numerose attività tra affittacamere, B&B e case vacanze molte prive di autorizzazione e abilitazione. I poliziotti diretti da Luigi Mangino hanno segnalato all'autorità giudiziaria la titolare dell'attività, una donna di 30 anni, per la mancata comunicazione all'autorità di Pubblica Sicurezza delle persone alloggiate nonché multata per aver attivato la struttura senza la prescritta licenza comunale.
Un altro gestore invece, un 30enne titolare di un appartamento privato sempre di via dei Sabelli, è stato segnalato invece per peculato perché tratteneva abusivamente per sé parte di quanto riscosso per conto del Comune di Roma a titolo di tassa di soggiorno e, allo scopo di coprire la contabilità parallela, decideva di omettere molte segnalazioni previste dall'art. 109 del Tulps.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero