Mafia capitale, Gabrielli-Marino: relazione Alfano datata. Ma lui: Ignazio era già sindaco

Gabrielli e Marino
La relazione di Alfano su Mafia Capitale è una "fotografia" datata della situazione a Roma. La frase, pronunciata dal sindaco Marino e sottoscritta dal prefetto di Roma Franco...

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La relazione di Alfano su Mafia Capitale è una "fotografia" datata della situazione a Roma. La frase, pronunciata dal sindaco Marino e sottoscritta dal prefetto di Roma Franco Gabrielli, è di quelle che non possono cadere nel nulla. E infatti la replica del ministro dell'Interno non si fa attendere: «Marino ha assolutamente ragione, la mia foto su Roma è datata al 2014, mentre gli ricordo che lui è stato eletto nel 2013».




La foto dell'amministrazione di Roma scattata dal ministro dell'Interno Angelino Alfano il 27 agosto è «datata», come ha detto il sindaco Ignazio Marino, «perché le sue valutazioni erano sulla base della mia relazione e di quella degli ispettori», ha detto Gabrielli dopo l'incontro con Ignazio Marino in Campidoglio.

«La relazione era riferita prevalentemente a fatti anteriori al dicembre 2014 (quando esplose lo scandalo Mafia Capitale, ndr). L'obiettivo della Commissione d'accesso era il comportamento del comune dal giugno 2013 al dicembre 2014. Ora si tratta di aggiornarla e verificare ciò che il Comune ha fatto da gennaio a settembre».



Il lavoro svolto finora «mi fa ben sperare che all'esito dell'attività concordata, che avrà il segretario generale come 'focal point' delle verifiche sulle procedure, potremo dare una sorta di bollino di qualità all'amministrazione, come valore aggiunto per la serenità di questa città che ne ha bisogno per affrontare innumerevoli problemi ed eventi planetari. Una serenità di avere una macchina che dopo un momento difficile ha saputo dare il senso di una profonda discontinuità», ha spiegato il prefetto.



«Sorrido amaramente quando sento parlare di duopoli, commissariamenti, consolati o superpoteri. Ci sono i poteri che sono in capo al prefetto della Repubblica in merito alle procedure che devono essere verificate, con la particolarità che ci troviamo in una città dove è avvenuto in fatto molto grave e c'è un'inchiesta molto importante», ha proseguito, aggiungendo che «l'attività, con riferimento a questo specifico settore, come ha scritto il ministro è caratterizzata da leale collaborazione tra prefetto e sindaco e attiene esclusivamente alle procedure».



«La collaborazione - ha detto - che, al di là di rappresentare contrapposizioni, scontri e discese in campo in una città in cui è morta anche l'ironia, è la cifra distintiva da 5 mesi a questa parte con questa amministrazione».




«Questa amministrazione è cambiata rispetto agli anni della giunta Alemanno», ha detto il sindaco Marino il quale ha spiegato che «questo Comune ha preso decisioni importanti: il 30 gennaio la giunta, su proposta dell'assessore Sabella, ha varato un atto per l'eliminazione di tutte le situazioni che potrebbero portare a contratti anomali e a febbraio abbiamo approvato norme per la risoluzione immediata dei contratti che possano insospettire nella loro conduzione». Inoltre - ha aggiunto Marino -, abbiamo redatto un piano triennale riferito a situazioni specifiche come la rotazione del personale amministrativo nelle aree più critiche come ambiente e sociale e l'istituzione di una centrale unica degli acquisti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero