«Io mi sento un leale collaboratore nel rispetto delle reciproche competenze e funzioni». Lo ha detto il prefetto di Roma Franco Gabrielli ad Agorà, su Rai Tre, rispondendo a...
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«Il Prefetto in questo Paese, per fortuna, non ha i poteri di sciogliere il Comune ma sono del Presidente della Repubblica in base all'articolo 141 del Tuel su proposta del ministro dell'Interno», ha sottolineato Gabrielli, specificando: «il ministro Alfano mi ha fatto la lista della spesa e cioè le otto aree individuate dalle commissioni d'accesso».
«La vicenda romana è molto più complicata di quella della Concordia perchè è una vicenda antica che riguarda il Paese, le sue virtù ma le sue tante mancanze», ha detto poi il prefetto, «È una cosa complicata e non penso di avere i numeri per compiere da solo un'imprese del genere anche perchè non ho mai creduto all'uomo solo al comando», ha spiegato.
Il prefetto ha continuato parlando della questione dei funerali Casamonica, che «È stata una bruttissima pagina nella quale non abbiamo dato prova di efficienza. I Casamonica avevano interesse a dare amplificazione all'evento mandando le immagini perchè avevano impegnato soldi e nessuno si era accorto di nulla».
Infine il prefetto, a proposito del Giubileo, ha sottolineato come a suo avviso quella dei 33 milioni di pellegrini attesi sia «una stima molto dopata». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero