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I droni che sorvolano tetti e mansarde. Occhi elettronici che «spiano» i residenti di Ostia Antica fin dentro le proprie case e, una volta trovate quelle senza inquilini all’interno, ecco i ladri entrare in azione. È un copione ben studiato quello che va in scena da qualche settimana nel quartiere Saline, dove si è registrata una vera escalation di furti in casa. Sull’ondata di raid negli appartamenti ora indagano i carabinieri che sono sulle tracce di quella che in zona ormai è già stata ribattezzata la “banda del drone”.
I FATTI
L’ultimo episodio si è registrato pochi giorni fa in via Caronni. Erano da poco passate le 21, quando due uomini, dall’accento romano, si sono calati dal tetto di una villetta per fare razzia di soldi e gioielli. Ma sono stati scoperti dai proprietari di casa che li hanno messi in fuga. All’esterno, ad attendere i due, c’era un’auto con alla guida una donna che faceva da “palo”. Pochi giorni prima, stessa sceneggiatura. Questa volta in via Giovanni Becatti. Qui, approfittando della casa vuota, sono riusciti a portare via contanti e preziosi.
CHIUSO PER FERIE
I malviventi provano, così, ad approfittare del periodo di ferie nel cuore dell’estate. L’impennata di colpi si è registrata nelle prime due settimane di agosto. Quando hanno la conferma di avere campo libero, entrano in azione. Nel quartiere è già allarme, tanto che c’è anche chi ha confessato di aver rinviato le vacanze per non lasciare la casa vuota. Altri non vedono l’ora di tornare. Con tanti saluti all’agognato relax. La novità dei droni, poi, non fa che aumentare l’ansia rispetto alla possibilità di essere controllati da remoto. «Ci sentiamo spiati in casa - denunciano i residenti anche sulle chat whatsapp di quartiere - sabato notte alle 2.15 circa un drone ha sorvolato l’intera area tra via Giovanni Becatti e via Caronni qui a Ostia Antica».
I PRECEDENTI
Stando alle ricostruzioni degli abitanti del quartiere, la banda, dopo aver liberato il drone ed essersi assicurata che nella zona a ridosso del Tevere, non ci fosse nessuno e che l’abitazione fosse deserta, è entrata in azione. Bande di ladri hi-tech erano state segnalate, finora, quasi esclusivamente nel centro-Nord Italia, con casi acclarati nelle province di Como, Treviso e Macerata. Da qualche tempo, anche in altri quartieri della Capitale: dall’Eur all’Axa, fino a Casal Lumbroso sull’Aurelia. «L’importante è organizzarsi e darsi una mano tra vicini di casa - per questo sarebbe anche stata creata un’apposita chat di quartiere - guardare con attenzione tutto quello che succede attorno a noi, senza aver mai paura di segnalare qualcosa alla polizia locale e ai carabinieri». Già in passato i residenti del quartiere diedero vita a delle “ronde” notturne contro l’escalation di furti che si registrò in zona. Ora, c’è chi non esclude un ritorno del - più politicamente corretto - “controllo del vicinato”.
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