Cappellino stile vuitton in tinta con i pantaloncini, maglietta arancio sgargiante, occhiali da sole, borsa a tracolla e pos in mano: un’altra strisciata per Karim El...
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El Mostafa lo conoscono in molti sul litorale romano: non è un vu cumprà qualsiasi ma un artigiano ambulante con che vende merce non contraffatta, rilascia lo scontrino fiscale ed è munito di biglietti da visita con contatto Facebook e Instagram.
Lui si definisce un costumista, un designer di bikini che piacciono tanto al pubblico femminile: le paillettes e i colori sgargianti fanno letteralmente tendenza e lui si sa muovere con estremo charm tra un ombrellone e un altro con cesti in vimini da cui trasborda la sua mercanzia. Fa una pausa ogni tanto vicino la battigia in riva al mare e uno sciame di donne lo circonda.
Non è il primo ambulante non abusivo che si vede in giro per le spiagge esclusive d’Italia, a Forte De Marmi c’è Mosè che vende gioielli artigianali e accetta il bancomat.
Karim El Mostafa, come altri venditori soprattutto provenienti dal Marocco, conosce bene la sua clientela e sa che uno dei motivi per cui più di una signora non si leva lo sfizio di comprarsi qualche costume da bagno o pochette o chincaglieria è perché non ha “soldi spicci” nel portafogli. Ma se c’è il pos qualche spesa la si fa: “Karim è un bell’esempio per la categoria dei venditori – dice una signora intenta a prendere il sole - Il modo di operare di questo ambulante straniero lo percepisco come un segnale positivo in un settore molto delicato sul litorale, che può segnare l’inizio di un nuovo corso per far rispettare le leggi, anche a beneficio dei bagnanti”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero