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Meno presenze in spiaggia ma in aumento la qualità dell'offerta. Anche Fregene deve fare i conti con la prima estate senza covid e il bilancio è in chiaroscuro. Il calo delle presenze c'è stato, in riva al mare, nei ristoranti, negli affitti delle case, ma non vale per tutti. Luci e ombre a seconda del livello delle proposte che sembrano aver premiato gli imprenditori più capaci di alzare il livello dei servizi.
Un ritorno al passato, dopo il bagno di folla dell'ultimo triennio, con il centro balneare che riscopre la sua vocazione di «buen retiro» per i romani. L'esempio più chiaro viene dagli affitti, le ville con piscina, si parte da 6mila euro al mese, non hanno conosciuto crisi, già in primavera erano tutte prenotate. Meno bene i tagli medi, qui la fine del capitolo pandemia ha fatto la differenza. «La bolla è finita spiega un agente immobiliare locale molte case sono rimaste sfitte. Siamo tornati ai ritmi precedenti al covid. Dal 2020 e al 2022 era difficile trovare una casa in affitto a Fregene. Terminata la paura del virus tutti hanno ripreso a viaggiare verso qualunque destinazione, la vacanza non si fa più sul litorale dove è tornato il mordi e fuggi dalla Capitale».
LA QUALITÀ
Non più generalizzato, perché nella transizione il pubblico ha modificato i suoi criteri di scelta preferendo qualità e comodità.
Molti abbonati con cabine affittate per tutto luglio e agosto si sono visti poco in spiaggia, un po' per il caldo, un po' perché sono partiti. Chi invece ha conosciuto un vero e proprio boom sono gli stabilimenti di Fregene sud, la realizzazione della barriera contro l'erosione ha regalato a diversi lidi tanta spiaggia e anche uno scenario diverso. «La lunga scogliera ha trasformato il panorama aggiunge Valentina Didu, presidente di Base Mare lungo quelle centinaia di metri di arenile non sembra nemmeno più di stare nel centro balneare ma in qualche atollo lontano».
Tengono i ristoranti con qualche difficoltà la sera a riempire le sale, gli affacci in riva al mare o gli spazi intorno alle piscine. «C'è un calo rispetto allo scorso anno dichiara Alberto Cecere, presidente di Federbalneari per compensarlo abbiamo dovuto investire in eventi, organizzare serate musicali, spettacoli, Dj Set, un'offerta gradita dal pubblico che chiede qualcosa in più rispetto alla solita cena».
L'APERITIVO
E poi ci sono gli aperitivi, una galassia in continua crescita, un settore che non conosce crisi, anzi ampia sempre più la sua platea. Non solo i chioschi al Villaggio dei Pescatori, con pochi rivali sul litorale grazie alle loro scenografie uniche, ma anche tanti altri stabilimenti. Per evitare perdite di fatturato e rilanciare l'intero settore il nuovo sindaco Mario Baccini sta preparando un prolungamento del calendario di apertura delle attività. Non una semplice destagionalizzazione, ma una rivoluzione per poter rimanere aperti tutto l'anno.Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero