Fregene, invasione di daini: «Come stare in Abruzzo». Ma è allarme sicurezza sulle strade

Gli agricoltori: «Gli diamo le carote per evitare che ci distruggano i raccolti»

Fregene, invasione di daini: «Come stare in Abruzzo». Ma è pericolo sulle strade
Fregene invasa dai daini. Neanche fosse un paesino di montagna nel Parco nazionale d'Abruzzo. Invece si trova in riva al mare e gli animali passeggiano indisturbati sulle...

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Fregene invasa dai daini. Neanche fosse un paesino di montagna nel Parco nazionale d'Abruzzo. Invece si trova in riva al mare e gli animali passeggiano indisturbati sulle strade a pochi metri dalla spiaggia. Ormai si possono incontrare ovunque e quando capita a un incrocio diventa un problema per gli automobilisti. L'ultimo caso pochi giorni fa nella centralissima viale Castellammare, alle 12.30 un esemplare bello grosso ha attraversato la strada finendo contro un'auto. Ovviamente il daino ha avuto la peggio, prima è scappato sul marciapiede, poi si è infilato zoppicando tra i cespugli di un terreno vicino.

 

GLI AVVISTAMENTI

Ce ne sono talmente tanti che sembra di stare in un parco naturalistico. Gli agricoltori di carote si sono rassegnati, impossibile scacciarli dai campi. Bisogna conviverci e allora qualcuno ha pensato di ridargli l'appetito, per evitare che distruggano il raccolto, carote gratis per tutti. Nel video diffuso si vede un trattore scaricare un quintale di carote in un terreno, scarti ma ottimi da mangiare. I daini si sono abituati e quasi tutti i giorni all'orario stabilito si presentano alla mensa degli animali. «Inutile lamentarsi spiega Domenico Fidanza, il coltivatori che ha avuto l'idea gli diamo da mangiare sperando di limitare i danni. Il tentativo sembra funzionare, dobbiamo sempre presidiare di notte i campi ma i daini dopo sembrano più tranquilli». La ricetta di Fidanza, a stomaco pieno anche i daini sono più ragionevoli. Sulle strade la soluzione invece non si trova, i daini sono un grave pericolo per gli incidenti, specie ora che arrivano da Roma migliaia di persone ogni giorno. Le prime avvisaglie dell'inevitabile invasione c'erano state già in primavera, gli animali, numerosi, venivano segnalati ovunque. Cominciano a non avere più paura dell'uomo e si avvicinano alle case, anche perché la loro vita, nella vicina Oasi di Macchiagrande del WWF, non è più così tranquilla per la presenza dei lupi. Un branco molto attivo tra Maccarese e Fregene, dove è arrivato da un paio di anni, attratto proprio dai daini. All'interno dell'oasi ne vengono trovati un paio a settimana sbranati, ci sono delle immagini riprese da fototrappole che fanno vedere gli inseguimenti. Se i daini sono veloci, i lupi sono infaticabili cacciatori e sanno isolare la preda.

 

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«Una dinamica naturale spiega un esperto della Lipu di Castel Di Guido anzi, bisognerebbe augurare lunga vita ai lupi perché sono gli unici antagonisti nella Riserva della fauna selvatica, la sola speranza di un limite in una situazione ormai del tutto fuori controllo».


Qualche mese fa è stato fatto dal Comune un censimento, i risultati hanno dimostrato quello che tutti sapevano, gli esemplari sono diventati un numero impressionante. Con il daino sotto l'ombrellone, potrebbe diventare questo il nuovo brand di Fregene.
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Il Messaggero