Oltre un chilo di droga e 10mila euro nascosti nella camera da letto condivisa da due fratelli, di 15 e 17 anni, finiti proprio per questo in manette. È quanto trovato dai...
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LA PERQUISIZIONE
Il via vai continuo dal palazzo in cui si trova l'appartamento del 15enne e del 17enne, oltre ad un'attività info investigativa che aveva portato i militari ad avere la certezza che ci fossero acquirenti che si rifornissero dai due fratelli, ha fatto sì che i carabinieri prima identificassero la loro abitazione per poi perquisirla. Nella casa, nello specifico nella stanza dove i giovani dormivano insieme, sono stati trovati 670 grammi di cocaina, 590 di hashish e 80 circa di marijuana, oltre a 10mila e 500 euro in contanti, somma che gli inquirenti ritengono sia stata "guadagnata" vendendo la droga. Al momento della perquisizione in casa c'era solo il 15enne, con i genitori, che ha subito ammesso il suo coinvolgimento. Il fratello è stato rintracciato successivamente perché era fuori casa ed è proprio lui, il 17enne, ad avere già precedenti specifici. I due vivono con la madre e il padre che non si sarebbero accorti - al contrario degli agenti - del via vai continuo dei figli. Non solo, a quanto hanno dichiarato. non erano neanche a conoscenza della presenza di droga in casa, ma si sono mostrati - se così si può dire - sollevati dal loro arresto, nella speranza che possano smettere di spacciare.LA CONVALIDA
I carabinieri della stazione di Montespaccato hanno così arrestato i due fratelli con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.La procura della Repubblica per i minorenni ha quindi chiesto e ottenuto dal Gip per entrambi i fratelli minorenni la convalida dell'arresto e l'applicazione, rispettivamente, della misura cautelare della custodia in Ipm e del collocamento in comunità.
IL PRECEDENTE
Una zona, quella di Primavalle, in cui non sono rari i casi di giovanissimi - ma anche adulti - sorpresi o coinvolti in operazioni di spaccio. A inizio febbraio infatti, Marco Palmieri, classe 1996, soprannominato "Molla", il ragazzo della "sigaretta bagnata" della vicenda dello stupro di Capodanno, era stato arrestato dagli agenti di polizia del distretto Primavalle dopo essere finito al centro di un'operazione su una cessione di droga poi sfumata e conclusasi con un incidente automobilistico in via di Val Cannuta. Leggi l'articolo completo suIl Messaggero