E' come andare in giro con una brutta, anzi bruttissima, copia di sè. Costretti anche a custodirla con attenzione, a doverla ogni volta esibire con vergogna. ...
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«Quel giorno non mi sentivo bene», tenera menzogna. Magari quel giorno della foto vi sentivate fighissimi e invece il flash della macchinetta sul marciapiede ha catturato il peggio. E' sempre così. Occhiaie, macchie e rughe vi accompagneranno per anni, anche dieci, finché il documento non sarà scaduto e via, ci si potrà finalmente liberare del mostro che vi segue nel portadocumenti. Rosa Maria Neves è una fotografa e sa bene che non c'è buon scatto senza trucco. Nessun segreto, solo questione di cipria e pennelli. Ci pensa lei a liberarvi dall'imbarazzo della foto tessera.
La incontrate per strada davanti alla cabina che in un lampo di luce e pochi minuti mortifica ogni vanità. Adesso con la sediolina verde dello “speedey make up” è in piazza Ungheria. «Tutti si lamentano delle foto fatte alla macchinetta e invece bastano appena cinque minuti di trucco per venire molto meglio e non doversi più vergognare di mostrare il documento». Eccola in divisa da lavoro, maglietta e cappellino nero, sui fianchi il marsupio con gli arnesi per restituire dignità agli scatti on the road. Rosa Maria, 37 anni brasiliana, ricorda le signore che si presentavano nel suo studio fotografico in piazza Navona per chiederle un mini ritratto più decente di quelli che si fanno nelle cabine per strada. «Lì ho capito l'imbarazzo che può provocare una patente con una foto raccapricciante». Quello studio non c'è più, ciò che ha imparato in più di dieci anni di luci e pose adesso lo usa per strada.
BEI PENSIERI
«C'è anche una pagina facebook su Speedy make up con i miei recapiti, chi vuole può anche prendere un appuntamento ed essere truccata a domicilio». Per tutti gli altri ritocchi sotto il cielo. «Si rivolgono a me sia donne che uomini e quando ritirano le foto mi ringraziano. Prima dello scatto raccomando: solo pensieri belli, se fate un pensiero brutto quello resta impresso nella foto e ve lo ricordate per anni». Una cliente, la prima della mattina. Antoniett, cinquanta anni, ha l'incubo delle lentiggini che sulla vecchia foto da documento quasi si possono contare. E via con pennelli, correttore e ombretto, scompaiono le ombre e i segni di stanchezza. Ecco Antonietta formato tessera, «non c'è paragone con la vecchia foto». Non basta saper usare colori e eye-liner, il trucco fotografico è ben altro, spiega Rosa Maria, «lo faccio anche per i selfie». Chi vuole un autoscatto memorabile si metta in fila. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero