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Vent'anni di attività per Fonter, il fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore terziario e di altri settori economici. Una ricorrenza che è stata celebrata alla sede del Cnel di Roma, con la partecipazione dei soci fondatori, tra cui Confesercenti, e le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. All'incontro “Ruolo e prospettive Professionali nel mercato del lavoro che cambia”, hanno preso parte anche il senatore Claudio Durigon,sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti, Maria Grazia Gabrielli della segreteria confederale della Cgil, Andrea Cuccello, segretario confederale Cisl e Paolo Carcassi, Responsabile Dipartimento Bilateralità della Uil.
Fonter, gli interventi degli ospiti all'evento per i vent'anni
A introdurre i lavori, il presidente di Fonter, Marco Pasi, mentre poi è stato il turno della relazione “Politiche attive del lavoro e ruolo dei fondi interprofessionali per la formazione continua tra passato, presente e futuro” della professoressa Silvia Ciucciovino, ordinaria di diritto del lavoro all'Università Roma Tre.
Fonter, gli investimenti per la formazione dei lavoratori
Fonter al quale aderiscono, tra l’altro, aziende dei settori Commercio, Turismo, Socio-Sanitario, Automotive, Vigilanza, ha stanziato, dal 2004 a oggi, risorse per circa 200 milioni di euro, coinvolto oltre 46 mila imprese e formato più di 475mila lavoratori, con una media dimensionale di 7 dipendenti per azienda. Il Presidente Marco Pasi, nel suo intervento, ha sottolineato come, «20 anni costituiscano per Fonter, un traguardo significativo, vissuto attraversando periodi differenti, a volte difficili, caratterizzati da ricerca, crescita e miglioramenti, sempre cercando di mantenere il passo con le profonde trasformazioni, che hanno attraversato il mondo del lavoro e le sue cresciute esigenze». A tal proposito: «pur rispettando il passato, a cui dobbiamo molto e senza il quale non avremmo fondamenta e certezze, questa ricorrenza, per il Fondo, non è, e non sarà, fine a sé stessa, ma dovrà rappresentare, come quando iniziammo, nel 2003, una piattaforma di partenza per le nuove idee e le attività che ci caratterizzeranno nel futuro».
La professoressa Ciucciovino, nella sua articolata relazione, ha toccato diversi temi nodali relativi ai Fondi, tra l’altro inerenti «i criteri di funzionamento, la natura delle risorse, i rischi, l’evoluzione e il rilancio, la pubblicizzazione dei fondi, i fabbisogni settoriali di competenze, il nesso tra pubblico e privato nel mercato del lavoro e il ruolo nella formazione di transizione scuola/formazione-lavoro». Una relazione centrata sull’obiettivo di sottoporre alla discussione le potenzialità che i Fondi interprofessionali per la formazione continua hanno oggi e avranno nel prossimo futuro per concorrere proficuamente a rispondere ad alcune delle sfide epocali che il mercato del lavoro italiano è chiamato ad affrontare. Tra queste, in particolare, quella del riallineamento delle competenze offerte e domandate e dello sviluppo del capitale professionale dei lavoratori e delle imprese, nel contesto delle grandi transizioni in atto.
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