Lo ha afferrato per una gamba quando quell'uomo descritto come «una furia, un folle, forse drogato» è salito sull'altare per distruggere il crocefisso:...
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IL TERRORE
«Era appena finita la messa - ha continuato il Rettore - dopo doveva esserci un concerto per la comunità slovacca, io ero al primo banco, quell'uomo ha distrutto la statua di Santa Prassede protetta da una vetrina, abbiamo sentito un rumore tremendo, non capivamo cosa stesse accadendo. Si è avventato contro quella di Sant'Antonio, le uniche parole che ha detto, ripeteva ieri padre Savelli, sono state: «L'uso di queste immagini non va bene...o una cosa del genere». Si è subito pensato a un estremista dell'Isis, a una sorta di attentato. «Non so se fosse un terrorista - ha commentato il padre - di sicuro è stata un'enorme mancanza di rispetto verso la religione, un fatto gravissimo». Il panico intanto è esploso nella basilica piena di pellegrini. «La gente fuggiva, scappava, sono riuscito a fermarlo mentre era sopra l'altare, poi sono arrivate anche altre persone ad aiutarmi, ma è riuscito a fuggire, avevamo paura, eravamo terrorizzati, non sapevamo se fosse armato».
LE INDAGINI
Alto un metro e ottanta, con una camicia verde, africano. Ecco l'identikit dell'uomo. Sono scattate le indagini del commissariato Viminale e la Scientifica è intervenuta. Gli agenti stanno analizzando le immagini delle telecamere non solo delle strade, ma anche della basilica. «È orribile, orribile...» ripeteva ieri padre Pedro. La statua di Santa Prassede era protetta da una vetrina, ieri sera era distrutta, riversa sul pavimento, senza testa, come la statua di Sant'Antonio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero