Saranno gli ex partigiani a raccontare ai ragazzi romani il dramma delle foibe nel corso della prossima Giornata del ricordo del 10 febbraio. Ma l’associazione dei...
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«Il Comune di Roma ha dato il permesso all’Anpi di divulgare presso le scuole di secondo grado l’iniziativa ‘Italia e Jugoslavia nella seconda guerra mondiale», scrive alla Raggi il presidente della Onlus “Giuliano Dalmata nel cuore” Oliviero Zoia. «In questo modo si sposta di 180 gradi quello che è realmente accaduto in quelle terre martoriate nel dopoguerra alla popolazione civile tra foibe e conseguente esodo di 350.000 italiani, dimenticando completamente la collaborazione (documentata) tra partigiani della Brigata Garibaldi e partigiani titini», prosegue.
Per Zoia ci sarebbe dunque il rischio di un revisionismo storico nelle aule scolastiche capitoline. «Si farà lei garante che l’Associazione partigiani non faccia passare il messaggio che tutti gli infoibati erano fascisti e uccisori di popolazioni slave?», prosegue infatti nella lettera al sindaco. «Sarebbe giusto – si domanda ancora – far scrivere la storia dei campi di concentramento nazisti ai tedeschi che erano nelle Ss?». Parla di «provocazioni e mancanze di rispetto nei confronti degli italiani ingiustamente infoibati e trucidati sia dall’Anpi sia dal Comune di Roma», il vice coordinatore della Lega del Municipio IX, Enrico Maria Casini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero