Le scogliere a difesa del comprensorio Passo della Sentinella e del vecchio faro di Fiumicino sono completamente coperte dai detriti trasportati dalle piene del Tevere. Alla foce...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'EMERGENZA
Tra i cumuli di rifiuti presenti anche carcasse di animali e pesci morti che emanano cattivi odori. Ovviamente tra i detriti bivaccano enormi topi. «Ogni anno si presenta regolarmente il problema detriti afferma Francesco Tomeo, residente a Passo della Sentinella i cui risvolti negativi si ripercuotono sul nostro comprensorio come i cattivi odori e la presenza di ratti. E' ora che l'amministrazione comunale intervenga o si faccia portavoce di rimuovere questa discarica a cielo aperto lungo i circa 600 metri di barriere». C'è chi approfitta per abbandonare rifiuti urbani e materiale ingombrante tra le scogliere, dove non mancano sacchetti stracolmi di calcinacci. «Il Tevere per Fiumicino è ormai una vera croce dice il consigliere comunale di centrodestra, Federica Poggio -. Rischio idrogeologico, inquinamento, detriti. Sono anni che sento parlare questa amministrazione di opere per intercettare i rifiuti, di progetti di navigabilità del Tevere e di valorizzazione. Tante belle parole con risultati zero. E' il caso che il sindaco si dia finalmente una mossa e rispetti le promesse fatte ai cittadini».
L'ASSESSORE
L'assessorato all'Ambiente sottolinea che «gli interventi di bonifica delle scogliere rientrano nelle competenze della Regione i cui tecnici stanno elaborando la fase progettuale». «Come comune di Fiumicino precisa Roberto Cini, assessore all'Ambiente stiamo invece definendo un piano con il quale utilizzare i 50 immigrati presenti nel centro di accoglienza di via Bombonati a Isola Sacra per una bonifica superficiale delle dighe. Ovviamente tutto questo di concerto con prefettura di Roma, l'Onlus che gestisce gli immigrati e l'Ati (società adibita alla raccolta dei rifiuti) in attesa del radicale intervento che dovrà effettuare quanto prima la Regione».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero