Rogo Fiumicino, indagati 5 operai ditta manutenzione climatizzatori

Rogo Fiumicino, indagati 5 operai ditta manutenzione climatizzatori
Cinque operai della ditta alla quale era affidata la manutenzione degli impianti di condizionamento dell'aeroporto di Fiumicino sono indagati dalla procura di Civitavecchia...

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Cinque operai della ditta alla quale era affidata la manutenzione degli impianti di condizionamento dell'aeroporto di Fiumicino sono indagati dalla procura di Civitavecchia nell'ambito dell'inchiesta sul rogo che la settimana scorsa ha distrutto un'ampia area del Terminal 3.







Concorso in incendio colposo il reato ipotizzato nei confronti degli indagati dal procuratore Gianfranco Amendola e dal pm Valentina Zavatto. Il loro coinvolgimento nell'inchiesta è legato a filmati del sistema a circuito chiuso nei quali li si vede lavorare nella sala dove si è sviluppato il rogo. I cinque nei giorni precedenti il rogo, avrebbero attivato un condizionatore portatile per ovviare al surriscaldamento di un quadro elettrico. Il condizionatore però si spegneva poichè non era collegato all'esterno.



Intanto stamani all'aeroporto è andato in visita il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: «L'aeroporto è adesso praticamente funzionante in ottima maniera nella parte internazionale. Il lavoro di Enac e di tutti ha consentito di ridurre al minimo i disagi. Sappiamo che la settimana prossima dovremo fare un ulteriore salto di qualità e ridurre al minimo i problemi anche per i passeggeri nazionali. Perchè qui qualche problema ancora c'è, ma ho visto che si sta lavorando con grande intensità», ha detto.



A Fiumicino Delrio ha rivolto un «grazie a tutti coloro che si sono sacrificati in questi giorni per ridurre al minimo i disagi per i passeggeri». Un «grazie», che ha allargato anche alle compagnie aeree «che hanno dovuto adattare alle circostanze tutto il loro lavoro, e in particolare ad Alitalia, il cui personale, insieme con quello di Aeroporti di Roma, si è fatto in quattro per permettere per lo meno ai passeggeri internazionali di non avere alcun tipo di disagio». Quanto alle conseguenze dell'incendio, Delrio ha spiegato di non aver potuto visitare gli ambienti sequestrati dalla magistratura («Lasciamo che faccia le sue indagini»), ma tutt'intorno i danni sono molto rilevanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero