C'è anche un dirigente della società Aeroporti di Roma tra i cinque indagati della procura di Civitavecchia per l'incendio che una decina di giorni fa ha distrutto oltre...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il dirigente è iscritto per incendio colposo al pari dei quattro operai addetti alla gestione e manutenzione degli impianti di condizionamento e riscaldamento dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. Il manager sarà sentito in settimana dal pm Valentina Zavatto. Secondo quanto accertato dagli esperti, il rogo si sarebbe sviluppato da una sala di servizio. Dal 27 aprile scorso, per ovviare al surriscaldamento di un quadro elettrico, gli addetti alla manutenzione, e si vede dai filmati delle telecamere, hanno utilizzato un condizionatore portatile, ma l'apparecchio che raffredda, dal 3 maggio successivo, non ha più funzionato bene.
Alcuni locali dell'aeroporto Leonardo Da Vinci non sarebbero a norma per quanto concerne il rischio incendi. Lo avrebbero già accertato i tecnici nominati dalla procura di Civitavecchia nel quadro di una serie di verifiche disposte dagli inquirenti sull'intero quadro sicurezza dello scalo romano. Il procuratore Gianfranco Amendola e il sostituto Valentina Zavatto hanno incaricato gli esperti di impianti di esaminare tutti i locali dell'aeroporto e di predisporre una relazione. Nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria è stato acquisito il Documento generale di valutazione dei rischi per stabilire se siano state adottate tutte le prescrizioni previste, mentre all'Asl competente per lo scalo è stato chiesto se e che tipo di controlli siano stati eseguiti in materia di sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero