Fiumicino, dopo la rissa è ancora caccia ai clienti: tra taxi e Ncc è guerra

Il passeggero giapponese ha appena recuperato il suo trolley e si appresta a superare il varco che lo porterà all'uscita. È sui di lui che hanno puntato gli...

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Il passeggero giapponese ha appena recuperato il suo trolley e si appresta a superare il varco che lo porterà all'uscita. È sui di lui che hanno puntato gli occhi i tanti abusivi che fanno su e giù per il terminal 3 degli arrivi internazionali all'aeroporto «Leonardo da Vinci» di Fiumicino. C'è chi cerca di strappargli il bagaglio, chi gli sussurra sottovoce: «taxi, taxi». In realtà, di regolare in queste corse non c'è nulla. Sono i cosiddetti Ncc, noleggio di auto con conducente, nella maggior parte dei casi senza nessun titolo a esercitare. All'indomani della rissa scoppiata tra un volontario della Taxi Service e un noleggiatore abusivo, la bolgia è la stessa di ogni giorno.


LA BATTAGLIA
In quei 55 metri quadrati, si combatte la lotta all'ultimo cliente. Se tedesco, russo o americano va bene uguale. Gli Ncc si trasformano in taxi abusivi. Un business che può fruttare migliaia di euro al giorno, ai danni delle regolari auto bianche che ferme in coda aspettano il passeggero, senza poterlo scegliere. Dentro infatti i tassisti non possono entrare. «La maggior parte dei viaggiatori deve andare a Roma racconta un tassista di 65 anni, di cui 30 passati allo scalo romano- ma può capitarti anche qualcuno che deve andare a Fiumicino e si prende una corsa per pochi euro che magari è pure l'unica della giornata. Mentre dentro, gente che non ha nemmeno le autorizzazioni fa affari d'oro». Dall'altra parte della porta a vetri, invece, nella giungla selvaggia dell'illegalità si dimenano autisti di trasfer e auto blu.

IL RACKET
Tra loro c'è anche la «pasionaria degli abusivi». «La vedi quella signora bionda confessa un altro tassista- ha un tesserino falso e nemmeno un'autorizzazione. Eppure contratta come se fosse un'agenzia». Un racket neanche tanto velato che avviene sotto gli occhi delle centinaia di persone che attraversano l'aerostazione a ridosso della zona franca che separa l'uscita dai controlli di frontiera. Molti di loro sono noleggiatori con conducente che non hanno i permessi per accedere lungo gli stalli all'esterno del T3. Si dispongono in circolo e braccano i turisti. Ogni corsa ha un costo a sé. Andare nella capitale può costare dai 40 ai 90 euro, dipende da quanto è facoltoso il cliente. L'obiettivo è non far cedere l'utente alla tentazione di salire su un taxi. Tassisti e volontari della taxi service, per abusivi e ncc sono i nemici numero uno. E viceversa.

LA SORVEGLIANZA

Una guerra che non ammette tregue. A costo di arrivare allo scontro fisico, come è accaduto martedì sera o nel gennaio scorso quando sotto i tunnel del T3 ci fu addirittura un accoltellamento. «Gli Ncc neanche potrebbero starci qui sbotta un altro tassista- possibile che non ci sia nessuno a controllare?». Secondo la normativa, infatti, il servizio di noleggio con conducente deve sostare nei parcheggi del multipiano, ma non mancano i furbetti pronti a trasgredire. La polizia può intervenire solo in caso di emergenze, i controlli amministrativi spettano alla polizia municipale del comune di Fiumicino e quella di Roma. Ma di vigili urbani da queste parti non se ne vedono.
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Il Messaggero