«Mi hai mandato a monte la corsa, ora la paghi, qui comandiamo noi». Sono le 19.30 di martedì, davanti al Terminal T3-arrivi dell'aeroporto di Fiumicino. Un...
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CALCI E SPINTONI
Un'intromissione che l'abusivo non ha gradito. Volano insulti, qualche spintone. Calci e pugni. Il tutto davanti a una trentina di turisti appena usciti dall'aeroporto. Ad aggredire i volontari almeno due noleggiatori abusivi (uno sarebbe stato completamente senza licenza, mentre l'altro con la licenza Ncc ma non l'autorizzazione a entrare e sostare davanti al Terminal, tantomeno a procacciare clienti), spalleggiati da altri tre colleghi. A rimetterci è un ragazzo di 25 anni, Matteo Falasca, della Taxi Service, operato ieri pomeriggio alla mano per una frattura scomposta. «Ho solo cercato di fermare la furia di quell'autista ed eccomi servito», ha scherzato il ragazzo a intervento finito. Meglio è andata al suo collega, vero bersaglio del noleggiatore violento, giudicato guaribile per escoriazioni in un paio di giorni.
LA POLVERIERA
«Epilogo scontato», spiegano tassisti e noleggiatori regolari. Fiumicino, infatti, è e resta una polveriera. Il business del trasporto pubblico (taxi e Ncc), vera miccia di questa situazione esplosiva, fa gola a molti. E nonostante le regole introdotte dalla Regione Lazio e i nuovi regolamenti implementati da Adr (che gestisce l'aeroporto) e per competenza da Enac (ente nazionale aviazione civile), con tanto di telecamere e accessi contingentati sia per i taxi che per gli Ncc, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Una ventina di noleggiatori continuano a procacciare clienti all'interno del T3, intercettando nei corridoi in uscita i passeggeri appena sbarcati e facendoli salire nei furgoni abusivamente parcheggiati davanti al terminal.
TERRA DI NESSUNO
Dopo le 19, invece, arriva la qualunque. «Ci sono almeno 20 veicoli Ncc abusivi», spiega un noleggiatore regolare che frequenta Fiumicino. «Di questi - continua - circa il 30 per cento sono completamente abusivi, ovvero senza licenza, gli altri fanno un po' come gli pare, violando ovviamente tutte le regole». Un far west più volte denunciato dalle associazioni. «Sono anni che denunciamo il degrado e il clima di insicurezza in cui siamo costretti ad operare al terminal T3 arrivi di Fiumicino - chiudono rassegnati i tassisti di Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi e Mit - Tutti sanno ma nessuno interviene e qui prima o poi succederà qualcosa di grave».
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Il Messaggero