Fiumicino, porto canale ancora insabbiato I pescatori: «Serve un nuovo dragaggio»

Fiumicino, porto canale ancora insabbiato I pescatori: «Serve un nuovo dragaggio»
Il basso fondale del porto-canale di Fiumicino non consente la navigazione in sicurezza. Tuonano così le cooperative dei pescatori e la società dei rimorchiatori...

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Il basso fondale del porto-canale di Fiumicino non consente la navigazione in sicurezza. Tuonano così le cooperative dei pescatori e la società dei rimorchiatori contro l’inadeguato escavo dell’ultimo tratto della Fossa Traianea. Sul banco degli imputati finisce di nuovo l’operato dell’Autorità di sistema portuale che lo scorso agosto ha concluso le operazioni di rimozione dal fondale di circa 50mila metri cubi di detriti. «L’Autorità ha però dimenticato di dragare i punti dove il rischio delle unità navali è maggiore – sottolinea Gennaro Del Prete della coop Pesca romana -. Parliamo della pericolosa “barra” di sabbia alla foce e del tratto di fiume, tra passerella e il ponte 2 giugno, dove la flotta si trasferisce in condizioni meteo-marine avverse».

 Rincara la dose il presidente della Semarpo, società dei rimorchiatori che danno supporto alle petroliere alle due boe antistanti la costa di Fiumicino. «Il dragaggio da poco ultimato – precisa infatti Claudio Capozzi – è totalmente insufficiente. I rimorchiatori strusciano su un fondale troppo basso danneggiando le eliche. La navigazione all’interno del canale è chiaramente a rischio». Le stesse difficoltà vengono segnalate dalle imbarcazioni a vela i cui bulbi sono in pericolo soprattutto durante le operazioni di uscita e rientro. Per questo motivo le cooperative Pesca romana e Nuova Fiumicino pesca hanno lanciato un nuovo grido d’allarme e scritto al Presidente dell’Autorità di sistema portuale e alla Capitaneria di porto. Nella nota si denuncia che dopo il «solo dragaggio della darsena» la presenza di detriti nel porto-canale «compromette la navigazione in sicurezza» per cui viene chiesta con urgenza «la riprofilatura e la pulizia dei fondali in vista della stagione invernale».
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Il Messaggero