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Sono in corso nel porto-canale di Fiumicino le operazioni di recupero di un peschereccio colato a picco nel cuore della notte. Si tratta del “Maria”, di 85 tonnellate, che fa parte della locale flotta costretta, in condizioni meteo-marine avverse, a stazionare nel tratto di Fossa Traianea tra la passerella e ponte “2 giugno”.
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Peschereccio affonda: l'allarme nella notte
«A segnale l’affondamento sono stati alcuni pescatori – commenta Gennaro Del Prete, presidente della cooperativa Pesca romana – che hanno subito lanciato l’allarme. Vani però sono stati i tentativi, tirando le funi collegate alle bitte, per impedire che si adagiasse sul fondale porto». Attorno al “Maria” si sono concentrate le attenzioni dei mezzi navali antinquinamento dell’Ecolroma. Un’autogru speciale della società “Costruzioni Leonardo” ha iniziato, con qualche difficoltà le operazioni di recupero, supportato dai sommozzatori che sono ancora impegnati nel sollevamento del motopesca.
Il recupero
«Due sommozzatori – dice Pierluigi Caponetto, responsabile della società M.T.M. Service, specializzata in recuperi di natanti –stanno imbragato lo scafo con cui sarà possibile eseguire il sollevamento dal fondale. Le operazioni sono piuttosto complesse perché lungo il canale c’è molta risacca e le correnti fluviali rendono difficoltosa la visibilità». All’interno del mezzo navale sono state installate delle pompe che stanno aspirato acqua all’interno della poppa e riversata nel fiume nei vari step di sollevamento. Per tutta la mattina il peschereccio ha catalizzato le attenzioni dei curiosi presenti nel Borgo Valadier che dalla banchina stanno seguendo i complessi interventi di recupero.
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