Tornano in mare domani le flotte pescherecce di Anzio e Fiumicino, dopo aver osservato il fermo biologico della pesca a strascico per un mese. Sul mercato del compartimento...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tra Anzio e Fiumicino andranno in mare 55 pescherecci, che abitualmente riforniscono il mercato di circa 80/85 quitali di pesce. «Si prevede un aumento del pescato – garantisce Lorenzo Melchiorri, della cooperativa Nuova Fiumicino Pesca – anche per effetto del fermo. Ogni imbarcazione potrà portare a terra una media di 80 cassette di pescato, contro le 60 abituali. Diciamo che lunedì pomeriggio sul mercato di Anzio e Fiumicino dovrebbero finire 140 quintali di pescato fresco: circa 60 quintali in più rispetto alla media giornaliera. E’ chiaro che nel giro di qualche settimana la cattura rientrerà nella norma con 1,5-1,6 quintali a barca». Intanto, nei giorni scorsi si è accentuata la polemica degli armatori nei confronti del fermo biologico. Al centro della discussione, sulla banchina di Fiumicino dove ormeggia la locale flotta, il ritardo circa il rimborso del fermo e soprattutto sul periodo in cui viene imposto lo stop dal Ministero delle Politiche agricole e forestali.
«Il ripopolamento dei fondali marini è un falso problema – aggiunge Melchiorri – perché alla base di ciò non è stato mai prodotto uno studio o una ricerca scientifica che giustificasse le scelte sui mesi in cui bloccare lo sforzo di pesca. Il settore continua a essere bistrattato dalle ingiuste normative della Comunità europea che impone restrizioni all’attività di pesca oltre a penalizzare e mettere in grossa difficoltà gli armatori». In questi giorni i riflettori sono puntati sulle multe elevate dalla Capitaneria di porto alle imprese del pescato. «I verbali fatti a tavolino – conclude Melchiorri – riguardano pescherecci intercettati, tramite apparecchiature elettroniche, sotto le tre miglia e che procedevano a una velocità inferiore ai sei nodi. Si presume ribadisco si presume quindi che stessero pescando e per tale motivo è scattato un verbale di 4 mila euro».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero