Fiumicino, maestre precarie protestano sul tetto del Comune: malori e tensione

Fiumicino, maestre precarie protestano sul tetto del Comune: malori e tensione
Due malori e un tentato suicidio è il bilancio di un sit-in sul tetto del Comune di Fiumicino. Sono circa 15 le maestre precarie di materne e asili nido comunali di...

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Due malori e un tentato suicidio è il bilancio di un sit-in sul tetto del Comune di Fiumicino. Sono circa 15 le maestre precarie di materne e asili nido comunali di Fiumicino salite questa mattina sul tetto del Municipio per protestare contro il concorso per nuovi insegnanti. Un concorso che sta mettendo in agitazione circa 500 precari su tutto il territorio.


Oltre cinque ore di protesta e due di loro hanno avuto un malore. È dovuto intervenire il 118, la situazione è molto tesa e non sono mancati tentativi di gesti disperati.  Le maestre chiedono di essere ascoltate dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino per chiedergli di far ritirare il bando concorsuale che, nonostante alcune tutele, non garantisce il posto di lavoro a chi per 22 anni ha impiegato sforzi e competenze nel proprio lavoro senza passare di ruolo. L'incontro con il primo cittadino ancora non c'è stato.

“Una vita da precarie – dice una di loro – con famiglia e figli al seguito e poi arriva un concorso che non ci tutela dopo oltre vent’anni di onorato servizio. Ci ritroviamo senza lavoro solo perché non si trova un modo per salvaguardare i nostri diritti”.

Con loro c’è anche il coordinatore regionale del Lazio per il Sociale di Noi con Salvini Simone Carabella: “Una insegnante, in un momento di poca lucidità ha tentato di buttarsi dal parapetto ma per fortuna non è successo. Il sindaco ancora non le riceve, è inaudito”.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero