«È stata presentata oggi, in occasione di una seduta aperta di consiglio straordinaria convocata presso il Terminal 5 dell'aeroporto Leonardo da Vinci, una...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La proposta vede la partecipazione, nel 51% di Alitalia, delle più importanti aziende che operano nel settore Trasporti (Ferrovie dello Stato), Ingegneria (Finmeccanica) ed Energia (Eni), che subentrerebbero a quelle derivate dall'operazione CAI ormai fallita che ha spacchettato le quote tra aziende che, nel loro core-business, non hanno nulla a che fare con il trasporto aereo. Ferrovie dello Stato SpA, leader italiana nei trasporti su ferro e per l'alta velocità, acquisendo le quote di Alitalia può creare un vero e proprio sistema della mobilità in Italia e garantirebbe l'adeguamento del servizio di coincidenze dei trasporti cielo-terra fino ad evitare che, sul territorio, ci sia la sovrapposizione di tratte aeree e ferroviarie inutili e tali da incidere negativamente su entrambe. Leonardo-Finmeccanica, azienda leader nei settori di Aeronautica, Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale, Sistemi di Difesa e Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni, potrebbe acquisire quote di Alitalia al fine di ristrutturare attraverso le proprie competenze e strutture, il sistema della manutenzione riducendo in una prima fase i costi per poi, in un'ipotetica seconda fase, trasformare quei costi in ricavi in una prospettiva di costituzione di un vero e proprio polo internazionale delle manutenzioni e ammodernamento delle flotte aeree, non solo per Alitalia ma anche per le piccole e medie compagnie internazionali.
Eni, azienda leader a livello mondiale nel settore petrolifero, acquisendo quote di Alitalia, assicurerebbe alla società i migliori prezzi del mercato per i rifornimenti e porterebbe la propria esperienza nella gestione delle risorse di carburanti al fine di ridurre gli sprechi e rendere più efficienti le modalità di utilizzo». «Non possiamo assistere inermi all'ennesimo piano lacrime e sangue di Alitalia - dichiara il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino - che colpisce oltre duemila lavoratori tra personale di terra e di volo con ricadute pesantissime sull'indotto, sul nostro territorio e sul sistema Paese.
Il Messaggero