Banda dei finti poliziotti, nuove accuse: violentavano e derubavano prostitute. Messe a segno 20 rapine

Banda dei finti poliziotti, nuove accuse: violentavano e derubavano prostitute. Messe a segno 20 rapine
Nuove accuse per la banda di finti poliziotti che ha messo a segno numerose rapine nei confronti di prostitute nella zona sud di Roma. Secondo quanto emerso dagli sviluppi delle...

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Nuove accuse per la banda di finti poliziotti che ha messo a segno numerose rapine nei confronti di prostitute nella zona sud di Roma. Secondo quanto emerso dagli sviluppi delle indagini condotte dagli agenti del Commissariato Monteverde, i nuovi elementi e i nuovi riscontri avrebbero


aggravato il quadro accusatorio delineando precise responsabilità in altri episodi e portando all'emissione di altre quattro ordinanze di custodia cautelare.



Dopo la denuncia di una delle vittime ed alcuni mesi di indagini, i poliziotti erano riusciti ad individuare i componenti della banda che con il medesimo «modus operandi» metteva a segno le rapine nei confronti delle prostitute, privandole dei loro averi ed in alcuni casi costringendole sotto la minaccia delle armi ad abusi sessuali.



Fingendosi poliziotti, i componenti della banda, tutti con precedenti di Polizia, minacciavano le vittime, legandole con delle fascette di plastica e simulando in alcuni casi, anche il rinvenimento di sostanze stupefacenti per soggiogarle e costringerle a non formalizzare alcuna denuncia.



L'operazione si era conclusa lo scorso mese di marzo quando erano state cinque le persone a finire in manette, quattro uomini ed una donna tra cui due

marescialli dell'Aeronautica Militare. Nelle perquisizioni all'interno delle loro abitazioni gli agenti avevano sequestrato un tesserino ed una placca della Polizia di Stato falsi, un paio di manette, una replica di fucile da assalto privo di regolare tappo rosso, e numerosi oggetti riconosciuti dalle stese vittime. Computer portatili, 30 telefoni cellulari, orologi, apparati video ed anche alcune decine di grammi di cocaina, sequestrati nell'abitazione degli arresti.



Allo stato attuale delle indagini - con il riconoscimento di precise responsabilità in 7 di questi episodi - sale a circa 20 il numero delle rapine che coinvolgerebbero i

cinque imputati, attualmente detenuti in carcere. Soltanto per uno di essi, pur sussistendo consistenti elementi di responsabilità, nel corso dell'incidente


probatorio non sarebbero emersi presupposti per giustificare l'emissione di un' ulteriore ordinanza di custodia cautelare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero