Figlio accoltella il padre nel loro negozio nel quartiere Prati: voleva i soldi per l'eroina

L'aggressore, schiavo della dipendenza dalla droga, avrebbe avuto bisogno di soldi per comprare la dose

Figlio accoltella il padre nel loro negozio nel quartiere Prati: voleva i soldi per l'eroina
Voleva i soldi, a tutti i costi, e per questo ha accoltellato il padre. L'uomo, di circa settant'anni, si è accasciato sul pavimento del suo negozio, una...

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Voleva i soldi, a tutti i costi, e per questo ha accoltellato il padre. L'uomo, di circa settant'anni, si è accasciato sul pavimento del suo negozio, una ferramenta, poco distante da piazzale degli Eroi. Il figlio, sporco di sangue, è stato bloccato dalla polizia mentre stava fuggendo dal locale.


È quanto accaduto ieri mattina in una nota ferramenta a Prati. Il negozio è a conduzione famigliare: ci lavorano padre, moglie ed il figlio.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l'accaduto. È assai probabile, sempre secondo gli agenti, che tutto si sia verificato a causa della tossicodipendenza del figlio, che ha circa 40 anni. L'aggressore, quindi, schiavo della dipendenza dall'eroina, avrebbe avuto bisogno di soldi per comprare la dose e per questo i litigi del figlio contro il padre e la madre sarebbero stati praticamente all'ordine del giorno. Ieri mattina sono stati tanti i commercianti ed anche passanti che hanno visto arrivare la polizia, e un'ambulanza. Qualcuno ha anche visto il pavimento sporco di sangue. Per fortuna non è una ferita grave. Il figlio avrebbe usato un punteruolo per colpire il genitore alla testa. Ma si è trattato, quindi, di un colpo di striscio. La vittima è in forte stato di choc ma non è in pericolo di vita.

 

 

LA RICOSTRUZIONE

Da una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, il figlio avrebbe cercato di rubare 50 euro dalla cassa del negozio. Il padre se ne è accorto e ne sarebbe nata una colluttazione: i due si sono strattonati nella ferramenta, dove c'era qualche cliente che è subito fuggito. Poi il figlio ha preso un punteruolo col quale ha colpito alla testa il padre. Sono state tante le telefonate al 112 essendoci più testimoni. Ed ecco che nel giro di pochi minuti sono arrivate le volanti che hanno anche sollecitato il personale di un'ambulanza. Quando si è verificata l'aggressione, nei locali non c'era la madre che si era allontanata per una commissione. I sanitari hanno stabilizzato il ferito e poi l'hanno trasportato all'ospedale più vicino. Anche se si è trattato di un piccolo taglio alla nuca, la vittima ha perso molto sangue. Qualche commerciante dei negozi limitrofi ha offerto degli asciugamani e coperte pensando potessero essere utili al ferito. L'aggressore è stato fermato dalla polizia e portato al commissariato di zona, dove ha confessato subito di essere stato lui il responsabile dell'aggressione. Il violento è stato quindi accusato di tentata rapina e di lesioni. Ma non è detto che venga arrestato. Infatti avrebbe grossi problemi psicologici che potrebbero essere ostativi all'arresto. Deciderà il magistrato di turno, in questi giorni, quale misura prenderà nei suoi confronti.

LE TESTIMONIANZE

«Sembrava una scena da film - racconta una passante -. Io ero sul marciapiede quando ho guardato dentro il negozio. C'era una persona tutta insanguinata. E poi ho sentito grida d'aiuto». «Io ho attraversato la strada e mi sono trovato - racconta un altro testimone - a pochi centimetri da una persona tutta sporca di sangue. Ho chiamato subito il 112».

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Il Messaggero