Aurelia, i pini del film “Il sorpasso” saranno abbattuti: sono pericolosi

Aurelia, i pini del film “Il sorpasso” saranno abbattuti: sono pericolosi
Troppo pericolosi per l'Anas: i pini lungo l'Aurelia, diventati la scenografia naturale del grande film Il sorpasso, sono stati bruciati e così carbonizzati e...

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Troppo pericolosi per l'Anas: i pini lungo l'Aurelia, diventati la scenografia naturale del grande film Il sorpasso, sono stati bruciati e così carbonizzati e instabili devono essere abbattuti. Colpa degli incendi dello scorso luglio che hanno ferito a morte la pineta.

LA PELLICOLA
In un ferragosto di cinquantacinque anni fa Vittorio Gassman (Bruno Cortona) e Jean Louis Trintignant (Roberto Mariani) scappano da Roma e percorrono la via Aurelia a bordo di una Spider B24 bianca. Dino Risi racconta l'Italia del benessere e del miracolo economico degli Anni Sessanta. La fuga estiva verso la libertà, senza una meta precisa tra gli infiniti pini del centro Italia. E proprio quei pini di Ladispoli vengono inquadrati sullo sfondo, in un ciak amato dai ladispolani, mentre Gassman e Trintignant, in viaggio verso la Toscana con il nonnetto caricato lungo l'Aurelia, strombazzano con il clacson, fanno le corna e azzardano manovre rischiose. Quegli alberi sinonimo di libertà e spensieratezza che hanno custodito per tutto questo tempo il set tra Palo Laziale e Osteria Nuova, sulla statale tra il chilometro 38 e il 37, dovranno però essere rimossi. Tutta colpa dei piromani che un mese fa hanno seminato il terrore sulla costa, riuscendo nelle loro mire distruttive.
LE FIAMME

Uno dei numerosi incendi appiccati non ha risparmiato i pini secolari, simbolo del territorio, che a questo punto appaiono irrecuperabili. Così è stato appurato da un agronomo spedito dall'Anas che ha poi scritto una lettera al municipio di Ladispoli comunicando la decisione irrevocabile di dover procedere con il disfacimento di 34 alberi maestosi bruciati dal rogo. «Sono pericolosi e rischiano di cadere sugli automobilisti di passaggio», è la motivazione dell'azienda che a quanto pare non può far altro che eliminare il rischio alla radice. Per la città di Ladispoli è una perdita affettiva di incalcolabile valore. «L'impatto visivo sarà terribile commenta Rosario Sasso, esponente del comitato Salviamo il Paesaggio Litorale Nord e chissà quanto ci vorrà prima di riavere il nostro vialone alberato. Speriamo che almeno vengano collocate nuove piante ma forse si dovrà attendere almeno un secolo o più»,. La Giunta comunale è in contatto già con l'Anas. «Non c'è stato nulla da fare per questi alberi, interviene Francesco Prato, assessore alla Protezione civile e all'Ambiente i tecnici che hanno redatto la relazione sono stati molto chiari: il fuoco ha distrutto il bulbo dei pini e l'unica soluzione è tagliarli. La pineta ci mancherà e stiamo dialogando con l'Ente affinché provveda a piantumare lo stesso numero di alberi, una trentina, rispetto appunto a quelli che verranno abbattuti nei prossimi mesi. Un giorno i nostri figli e nipoti riavranno questo posto nuovamente verde. Sono rammaricato per l'accaduto. L'area di Palo Laziale è stata una delle più colpite dai roghi estivi».
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Il Messaggero