Roma, il I municipio ripopola le piazze del territorio investendo su 5 feste rionali tradizionali

La giunta ha approvato un piano biennale che finanzia con 60mila euro cinque manifestazioni tradizionali romane

la festa de' Noantri a Trastevere
Ripopolare le piazza del territorio con feste rionali tradizionali a cui i cittadini sono legati da sempre. E’ questo che la giunta si è prefissata con la...

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Ripopolare le piazza del territorio con feste rionali tradizionali a cui i cittadini sono legati da sempre. E’ questo che la giunta si è prefissata con la delibera (per le annualità 2023 e 2024) approvata qualche giorno fa che finanzia con 60mila euro cinque manifestazioni tradizionali romane: ad incominciare da quella di domani, la festa di San Giuseppe al Trionfale che avrà come momento culminante la storica processione religiosa tra le vie della zona accompagnata dalla banda musicale della Marina Militare. A seguire ci saranno quella di Santa Maria Liberatrice (prevista a maggio a Testaccio), per poi arrivare a luglio con la festa di San Giovanni e quella de’ Noantri  a Trastevere e concludere con l’Ottobrata Monticiana. L’amministrazione municipale in questo modo co-progetterà i programmi delle singole feste insieme alle varie comunità rionali.

Una panchina rossa in piazza San Cosimato a Trastevere nel giorno delle festa della donna

 

«Crediamo che le feste rionali - ha commentato la presidente del Municipio Lorenza Bonaccorsi - rappresentino l’anima dei nostri territori. Sono veri e propri momenti della tradizione che uniscono spiritualità, cultura, giochi e gastronomia. Abbiamo, quindi, deciso di dare visibilità a questi momenti, con stanziamenti importanti e sicuri per un biennio. Certi che, come sempre, contribuiranno a rinsaldare l’intera nostra comunità cittadina». Riportare le feste allo stato pre-covid è un modo di ritrovare quella socialità persa negli ultimi tre anni: «Siamo soddisfatti perchè è stata una decisione unanime - dice il consigliere municipale Stefano Tozzi - la scelta della decisione di investire sulle festività tradizionali a cui siamo legati da sempre serve a valorizzarle e con esse il territorio e i cittadini».

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Il Messaggero