Ferito alla testa con una pistola ad aria compressa: soccorso da un passante

Un 38enne italiano incensurato colpito sulla Prenestina sabato sera. E al parco del Pineto una “gara” fra nordafricani con delle scacciacani

Esce di casa e gli sparano con una pistola ad aria compressa: soccorso da un passante
Ha dato una versione confusa su quanto gli è accaduto sabato sera: «Non ho sentito nulla, nessuno sparo, mi sono reso conto della ferita mentre camminavo». Non...

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Ha dato una versione confusa su quanto gli è accaduto sabato sera: «Non ho sentito nulla, nessuno sparo, mi sono reso conto della ferita mentre camminavo». Non è in pericolo di vita anche se quel piombino lo ha colpito alla tempia. E nonostante in casa non sia stata trovata droga, il suo racconto non ha convinto la polizia che indaga sul caso. 


Sabato sera, parco di Tor Tre Teste all’altezza della Prenestina: è qui che un italiano, incensurato, D. B., 38 anni il prossimo agosto, è stato colpito di striscio da un piombino. L’intervento però è avvenuto a circa tre chilometri di distanza, in via Giuseppe Rosati dove il 38enne risiede da anni. «Ero uscito di casa per andare a comprare un cornetto», ha detto alla polizia intervenuta sul posto dopo che un passante lo ha trovato accasciato sul ciglio della strada e preoccupandosi ha dato l’allarme. Il 38enne era solo e il personale del 118 lo ha portato in codice rosso al policlinico Umberto I dove è stato refertato con dieci giorni di prognosi. 


LA RICOSTRUZIONE
Dalla ricostruzione l’uomo sarebbe uscito di casa intorno alle 22 dirigendosi a piedi verso il parco di Tor Tre Teste. Qui sarebbe stato raggiunto da quel colpo senza però accorgersene e sarebbe tornato a casa - senza alcun cornetto - ferito. Ma è proprio questo un altro aspetto che non convince: come può una persona non accorgersi di una ferita alla testa nell’immediato, pur se quel colpo è stato esploso da una pistola ad aria compressa? Non si esclude che il 38enne abbia incontrato qualcuno, magari per ragioni legate all’acquisto degli stupefacenti, e che qualcosa non sia andato poi per il verso giusto. Al momento tuttavia non si può neanche escludere che sia stato un bersaglio sfortunato, entrato nella traiettoria di qualcuno che sabato sera non aveva altro da fare se non mettersi a sparare piombini in una zona comunque appartata.

Di certo alcune tracce di sangue sono state trovate anche in viale Giorgio De Chirico e questo lascerebbe supporre il percorso, a ritrovo, compiuto dall’uomo per tornare a casa.
Chi lo ha soccorso lo ha trovato da solo, accasciato sul marciapiede in stato confusionale, perdeva molto sangue e nonostante i pochi giorni di prognosi è stato fortunato, a detta dei sanitari del policlinico che lo hanno preso in cura. Le indagini affidate al commissariato Prenestino sono in corso, gli agenti stanno cercando anche eventuali impianti di videosorveglianza lungo l’intero perimetro che da via Rosati porta alla Prenestina sperando di trovare delle immagini utili a chiarire la dinamica. 


IL GIORNO DOPO


E intanto domenica pomeriggio i carabinieri della stazione Santa Maria del Riposo hanno denunciato tre cittadini nordafricani che nel Parco del Pineto avevano dato il via ad una vera e propria “gara” a suon di scacciacani. I militari sono arrivati sul posto a seguito delle numerose segnalazioni dei residenti che, impauriti, hanno sentito esplodere in successione diversi colpi. All’interno del parco sono stati trovati i tre nordafricani che, alla vista dei militari, non hanno opposto resistenza. Non si sono neanche accorti dell’arrivo dei carabinieri, tanto presi dalla “gara” che avevano organizzato. Denunciati poiché gravemente indiziati di procurato allarme in concorso, sono state sequestrate loro oltre che le due pistole scacciacani anche 34 munizioni a salve.
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Il Messaggero