Federico Urilli, schianto sul Muro Torto con la moto a Roma: il giovane medico è morto alla «curva maledetta»

Originario di Tivoli, la vittima era un ragazzo «tifosissimo della Roma» che aveva sempre un unico desiderio: «Strappare sorrisi»

Federico Urilli, schianto sul Muro Torto a Roma: il giovane medico è morto alla «curva maledetta»
Ancora morti sulle strade di Roma. In poche ore hanno perso la vita altri tre giovani, tra cui un medico specializzando dell'Umberto I, Federico Urilli, originario della...

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Ancora morti sulle strade di Roma. In poche ore hanno perso la vita altri tre giovani, tra cui un medico specializzando dell'Umberto I, Federico Urilli, originario della città di Tivoli dove era molto conosciuto per il suo attivismo nel sociale. Una lunga scia di sangue nella Capitale che, solo nell'ultima settimana ha annoverato nove vittime, oltre 135 quelle dall'inizio dell'anno. Una drammatica conta per cui non si riesce a invertire la rotta. Questa volta le vittime avevano 27, 28 e 30 anni. Il primo, di nazionalità indiana, Abhishek Muralidharan, è stato falciato e ucciso da un sudamericano di 22 anni alla guida di una Fiat 500, a Tomba di Nerone, nella notte tra martedì e mercoledì. Il conducente è stato arrestato dagli agenti della polizia locale con l'accusa di omicidio stradale: accompagnato al Sant'Andrea, i test per alcol e droga hanno dato esito positivo. La vittima era arrivata a Roma da poche settimane e aveva trovato lavoro come rider; l'altra sera, si trovava in sella al suo scooter, un Sh 125. Nell'impatto con l'utilitaria non ha avuto scampo.


PALMIRO TOGLIATTI
Non c'è stato nulla da fare anche per Stanislav Havryltsiv, il 27enne ucraino che con il suo scooterone X-Max, si è scontrato con una Mercedes Classe A in viale Palmiro Togliatti all'altezza del Quarticciolo. L'incidente è avvenuto mercoledì intorno alle 23,30. Anche in questo caso i caschi bianchi del V gruppo Casilino e il personale del 118 intervenuti sul posto non hanno potuto far altro che accertare il decesso del giovane.

 

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CITTÀ IN LUTTO
Federico Urilli si è schiantato lungo viale del Muro Torto a bordo della sua moto Bmw all'una della notte tra mercoledì e giovedì. Secondo una prima ricostruzione da parte dei vigili di Roma Capitale, avrebbe perso il controllo della due ruote in velocità mentre viaggiava in direzione di piazzale Flaminio, probabilmente a causa dell'asfalto bagnato per la forte pioggia. La carambola al termine della curva «maledetta» la stessa in cui già in passato si erano verificati altri gravi incidenti. Federico è stato sbalzato a terra all'altezza di viale del Galoppatoio, inutili i soccorsi. Gli agenti del Gruppo Nomentano al momento ritengono che nella dinamica non siano coinvolti altri veicoli, ma verifiche sono in corso per capire se il ragazzo possa avere sbandato per evitare un altro mezzo in manovra pericolosa.

 


Probabilmente Federico aveva smontato dal turno al policlinico e stava rientrando nella sua casa romana. Il giovane camice bianco era al secondo anno della specializzazione e lavorava con impegno per divenire un bravo chirurgo vascolare. Recentemente era rientrato da un viaggio di scambio professionale organizzato dal Rotary club nello Swaziland, piccolo Stato dell'Africa meridionale. «Federico era stato lì come medico e i bambini lo adoravano», ricordano alcuni amici. In una foto sul suo profilo Facebook, si vedono i bimbi saltargli letteralmente addosso per correre ad abbracciarlo. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo «tifosissimo della Roma» che aveva sempre un unico desiderio: «Strappare sorrisi». Nel 2018/19 aveva guidato il Rotaract Tivoli, l'articolazione giovanile del club, dando il via a una raccolta fondi annuale per una casa famiglia di Marcellina. Solo pochi giorni fa, aveva compiuto e festeggiato i suoi 30 anni con gli amici più cari.

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Il Messaggero