Federico ce l’ha fatta: il nuotatore romano autistico vince la medaglia d’argento ai Giochi Mondiali special Olympics

19 marzo: il momento della premiazione ai giochi mondiali Special Olympics per Federico Badessi
Cuffietta nera, occhialini azzurri allacciati dietro la testa, mani che si battono sul petto appena dopo l’arrivo. E un sorriso grande così. L’aveva promesso,...

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Cuffietta nera, occhialini azzurri allacciati dietro la testa, mani che si battono sul petto appena dopo l’arrivo. E un sorriso grande così. L’aveva promesso, l’ha fatto: Federico Badessi, 24 anni, romano, con un disturbo generalizzato dello sviluppo di tipo autistico, ha vinto una medaglia ai Giochi Mondiali Special Olympics di Abu Dhabi. L’argento è arrivato ieri, 19 marzo, nella gara regina del nuoto: i 100 metri stile libero. «E pensare che, quando gli hanno comunicato per la prima volta la convocazione in nazionale lui rispose: No, non ci vado!», racconta sorridendo papà Stefano, emozionato. «Hai fatto una gara meravigliosa», gli sussurra l’allenatore subito dopo la fine della prova, mentre lo abbraccia.

 
IL VALORE DELLO SPORT - Federico ha incontrato Special Olympics, più di 16 anni fa, tramite il team Con Noi a Roma. Ha continuato da allora a partecipare costantemente alle attività di Special Olympics nella disciplina del nuoto, anche se ha raggiunto un buon livello anche sugli sci e nella vela. «Le difficoltà non sono mancate. Ma lo sport è per lui un ulteriore mezzo di integrazione e relazione con gli altri – continua il papà, arrivato da Roma in tempo per la gara – Siamo certi che lo sport lo abbia decisamente aiutato ad affrontare le sfide della vita. La consapevolezza di potersi impegnare al massimo e di poter contare sull’aiuto e il supporto di chi gli è intorno lo hanno aiutato tantissimo nel raggiungimento dei suoi obiettivi al di fuori della vasca, anche quando la tensione nervosa l’avrebbe portato a rifiutare le sfide».
 
SPECIAL OLYMPICS - Ad Abu Dhabi la delegazione italiana è composta da 157 persone tra atleti e tecnici per quello che è l’evento sportivo e umanitario più importante del 2019. I partecipanti sono in totale 7mila, in rappresentanza di 190 nazioni da tutto il mondo, impegnati in 24 discipline sportive. Federico ha aspettato il quinto giorno di gara per vincere la sua personalissima sfida.
 

LA DEDICA - Al momento della premiazione il pubblico in sala ha cominciato a sostenerlo e a ripetere il suo nome. Federico ha dato un morso alla sua medaglia d’argento e ha continuato a salutare tutti, emozionato e sorridente. «Per vincere questa medaglia ha lavorato tanto – conclude papà Stefano – Senza contare il fatto che è stato 15 giorni senza di noi. Se l’è cavata da solo: e questo significa che lo sport l’ha fatto crescere». La dedica? «Ai miei genitori, a mio fratello e alla mia ragazza, Costanza – risponde Federico, prima di battersi il petto con la mano destra – Sì, stavolta sono orgoglioso di me».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero