La Capitale è pronta per il primo fine settimana della Fase 2. Roma si prepara al primo weekend della Fase 2 dell'emergenza coronavirus. Per timore di assembramenti nei...
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Dopo due mesi di lockdown, complice il sole e la temperatura mite, in tanti potrebbero essere tentati da una 'fuga' dalla città. Sotto la lente di forze dell'ordine e vigili urbani le località del litorale per verificare anche eventuali tentativi di raggiungere le seconde case o la spiaggia. Massima attenzione anche agli ingressi in città con posti di controllo sulle principali arterie. Rafforzati i controlli 'anti-assembramento' in parchi e ville storiche e all'esterno dei locali riaperti per la vendita da asporto.
Ultimatum di Sala. «O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l'asporto». Il giorno dopo le immagini dei Navigli, apparentemente troppo affollati all'ora dell'aperitivo, Giuseppe Sala parla chiaro e tondo ai cittadini: «quando c'è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo e mi piace anche. Però ci sono dei momenti in cui c'è da incazzarsi e questo è uno di quelli: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose». E per evitare che si ripetano oggi sono stati significativamente rafforzati i controlli in zona, mentre il vicesindaco Anna Scavuzzo assicura che ci saranno «più vigili in giro e saranno in forze lungo tutto l'asse, non soltanto nel Naviglio, ma nella Darsena, alle Colonne, in tutto il quadrante interessato. Ci sarà un'attenzione diffusa perché non vogliamo fare uno spostamento di Movida, c'è attenzione su tutta la città» e dunque anche sulle aree verdi con 1100 'ghisà al lavoro nel fine settimana. Il sindaco non è l'unico amareggiato da quelle foto, che hanno fatto rapidamente il giro del web, dando il via a una polemica anche politica. «Quelle immagini - dice Mariastella Gelmini, capogruppo di FI alla Camera e consigliere comunale a Milano - sono preoccupanti ed è giusto chiedere la collaborazione dei cittadini: forse però più che pensare a chiusure, basterebbe la presenza, anche solo con funzione, dissuasiva della polizia municipale».
La polemica. «Dal sindaco - le fa eco Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato - mi aspetterei toni più da moral suasion piuttosto che toni dittatoriali». «Sentir parlare di chiusura dei Navigli da parte di chi a febbraio beveva Spritz - aggiunge il capogruppo della Lega in Comune Alessandro Morelli - farebbe sorridere se non fosse che parliamo dei milanesi.
Il Messaggero