Roma, festa illegale in casa al Tuscolano: una minorenne finisce in coma etilico

La musica a tutto volume, balli fino a tarda notte e soprattutto tanto tantissimo alcol: un festino organizzato da una decina di ragazzi, certi di non essere scoperti, è...

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La musica a tutto volume, balli fino a tarda notte e soprattutto tanto tantissimo alcol: un festino organizzato da una decina di ragazzi, certi di non essere scoperti, è andato avanti per ore l'altra notte in un appartamento al Tuscolano. Nessun divieto rispettato, ovviamente. Il party casalingo è andato in scena durante i primi giorni della Fase 2: tutti vicini, senza mascherine, nella stessa stanza, in violazione delle vigenti normative anticoronavirus.


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LA SERATA
Come se il virus non esistesse. Il rave è durato quasi dodici ore, dalla sera alla mattina, infrangendo qualunque regola sul distanziamento sociale. I ragazzi, di origine sudamericana, si sono ritrovati per ballare con la musica a volume altissimo, come fossero in una discoteca,e si sono cimentati in un gioco che prevedeva di bere fino ad ubriacarsi. Durante il festino il dramma: una ragazzina di 16 anni si è sentita male e per fortuna è intervenuta la polizia che l'ha salvata. Il gruppo si era dimenticato di lei che, intanto, era finita in coma etilico rischiando la vita. I poliziotti del commissariato Appio, diretto da Pamela De Giorgi, l'hanno trovata esanime, sdraiata in una camera da letto, e l'hanno fatta portare su un'ambulanza, in ospedale. La notte brava è andata in scena tra venerdì e sabato, quando i ragazzi, tutti originari dell'Ecuador, decidono di ignorare le norme del covid, per ritrovarsi festanti, in un piccolo appartamento di proprietà dei genitori di uno di loro, in una stradina vicino via dell'Arco di Travertino.

FINO ALL'ALBA

Ecco che il party ha inizio. Sono le dieci di sera, quando si stappano bottiglie di birra, vino e superalcolici. Il gruppo inizia a bere con la musica ad alto volume. Si comincia a scherzare, urla, schiamazzi, ballano per ore ed ore. Sono consapevoli di vivere una cosa proibita perché all'arrivo dei poliziotti cercano di depistarli. Il rave va avanti per tutta la notte: ad interromperlo gli agenti di polizia alle otto del mattino. Sono stati alcuni vicini ad accorgersi della musica alta e a vedere da una finestra «tante persone che si abbracciano e che ballano saltando e gridando». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero