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Arrivano nascosti tra i bagagli. Viaggiano perlopiù sulla linea Accra- Addis Abeba: dal Ghana, in Africa, e sbarcano all'aeroporto di Fiumicino Leonardo da Vinci. Un mercato nero del farmaco con un giro d'affari milionario su cui finanazieri e uomini della Dogana stanno indagando.
Intanto ci sono i sequestri: dall'inizio dell'emergenza sanitaria, sono stati 40 mila i chili di pasticche, pillole e antibiotici sequestrati. L'ultima maxi operazione dello scorso 3 marzo con il sequestro di un carico di mille pasticche. Ma non c'è solo la linea africana: i "viaggiatori dei farmaci" nelle ultime settimane sono arrivati anche dal Messico e dalla Spagna. Nei loro bagagli c'era di tutto. Dalla penicillina, agli anti dolorifici come Efpac ed Etamol. Blister e scatole di cui non si conosce l'esatta provenienza. Destinati, se non intercettati, a rifornire il mercato nero dei medicinali: «Vengono poi venduti come farmaci anti Covid e, nelle ultime settimane, per le varianti» confermano gli investigatori dell'aeroporto romano. Che insieme a Nas nelle ultime settimane sono impegnati a ricostruire la lunghissima filiera.
Fiumicino, maxi sequestro all'aeroporto: in un bagaglio trovati 7 mila farmaci anti-Covid
Mentre è già scattato l'allerta per i vaccini con gli uomini della Finanza che hanno disposto accertamenti e verifiche su ogni merce in transito in aeroporto.
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