I falchi del Texas, rapaci da riabilitare

I falchi del Texas, rapaci da riabilitare
Ex Giunta #Roma ha ignorato questione #storni Municipio I ha provato falchi... Ora si torna a prevenzione efficace @glfelicetti...

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Ex Giunta #Roma ha ignorato

questione #storni
Municipio I ha provato falchi...
Ora si torna a prevenzione efficace
@glfelicetti

Questo articolo vuole riabilitare i falchi del Texas, o per essere più precisi le poiane di Harris, specie di uccelli che nei giorni scorsi è stata diffamata. Da più parti è stato detto che questi falchi, usati in via sperimentale per allontanare gli storni dal lungotevere, hanno fallito la loro missione. Ebbene, dopo aver ascoltato diversi testimoni possiamo affermare che non è vero: i rapaci hanno svolto benissimo il loro lavoro, finché hanno potuto farlo. Volteggiando per un paio di giorni sui cieli di Trastevere hanno messo paura agli storni sporcaccioni, convincendoli ad allontanarsi.

Poi però, arrivati al terzo giorno di attività, i falchi giustamente hanno chiesto di essere pagati. E qui sono cominciati i problemi, perché l'amministrazione comunale non poteva mettere sotto contratto i falchi per diverse ragioni sia politiche sia burocratiche, compresa l'opposizione delle associazioni animaliste che considerano il metodo “cruento” (sebbene i falchi si fossero impegnati a non torcere una piuma agli storni, limitandosi a spaventarli). Così le efficienti poiane hanno abbandonato la città, tornando a esercitare la professione negli altri comuni dove da anni dimostrano di saper fare il loro mestiere.

Mentre a Trastevere da questa settimana è tornato in funzione il grido di angoscia, cioè l'urlo registrato che provoca stress negli storni e li fa scappare più o meno come fanno i falchi. È il sistema che a Roma si adotta ormai da decenni, con discreti risultati e una spesa che peraltro quest'anno sarà piuttosto ridotta (16 mila euro). Sia chiara però una cosa: anche se stressati dagli urli, gli storni non lasceranno mai definitivamente la Capitale. Pare che qui si trovino benissimo, come tutti del resto.

pietro.piovani@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero