Fabrique Awards, un cinema di talenti da scoprire

Notte di premi con attrici e registi alla Sala Umberto per i “Fabrique Awards”

È tutto pronto in via della Mercede per la cerimonia dei “Fabrique du Cinéma Awards”, giunti all’ottava edizione. Filmmaker e attori emergenti...

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È tutto pronto in via della Mercede per la cerimonia dei “Fabrique du Cinéma Awards”, giunti all’ottava edizione. Filmmaker e attori emergenti popolano il foyer del teatro Sala Umberto fra mostre e drink. Ci sono Liliana Fiorelli e Federica Pagliaroli, Miriam Galanti con Agata Fortis, Eros Puglielli, Federico Pontiggia, Rossella Celati, e Lucrezia Guidone. E se la rivista dei talenti spegne dieci candeline, registrando 3500 progetti ricevuti, sul palco Massimiliano Varrese presenta la serata introducendo i membri della giuria, di cui alcuni in video, presieduta dal regista hollywoodiano Michael Hoffman e formata dagli addetti ai lavori Stefano Sardo, Valerio Mieli, Giovanni Minoli, Carlotta Natoli, Remo Girone, Franco Bixio, Beatrice Kruger.

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Emozioni all’annuncio dei premi ai migliori interpreti dedicati alla casting director Elena Muratore, amata dai giovani e scomparsa lo scorso febbraio. Trionfano Francesco Gheghi per “Il filo invisibile” e Carolina Sala per Vetro, Fabrizio Moro per la colonna sonora di Ghiaccio, ritira la targa il regista Alessio De Leonardis. Ecco Roberto Oliveri e Ivan Boragine, Chiara Baschetti, Saul Nanni e la stylist Stefania Sciortino, Roberto Luigi Mauri e Flora Contrafatto, Gaetano Bruno, Rosa Diletta Rossi. Sul podio delle opere prime italiane “Margini” di Niccolò Falsetti e “Amanda” di Carolina Cavalli, tra le innovative vince Princess di Roberto De Paolis. Best Italian tv serie è “Bang Bang Baby” di Prime Video, per il concept Kill Garibaldi di Eduardo De Mennato e Gianmarco Santoro. Miglior film “The Pool of the Nobodies” del messicano José Luis Solís Olivares, sul ring dei corti la spuntano “Scratch” di Ginevra Migliarini, Maundy della canadese Adriana Marchand e, per la sceneggiatura, Let the Worms Eat Our Bodies di Dirk Hoyer dall’Estonia. Premiato il docu John-The Last Cowboy di Frode Fimland dalla Norvegia. Musica con la band di Franco Micalizzi e la voce di Luca Velletri, poi il rock di Beatrice Grannò che, con l’agente Gianni Chiffi, è nel cast di “White Lotus 2” su Hbo.

Applausi per Tommaso Agnese, Elena Mazzocchi, Davide Manca e Luca Ottocento. L’Iniziativa,con il supporto mediatico di Rai Movie e si impegna contro la violenza grazie all’associazione “Donne x strada”, è stata realizzata con il sostegno della Dg Cinema del MiC. Dj set di Ellebi. 
 

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Il Messaggero