Roma, giovani manifestanti bloccano il traffico: «non sappiamo più come salvare l'Italia dal collasso climatico»

Roma, giovani manifestanti bloccano il traffico: «non sappiamo più come salvare l'Italia dal collasso climatico»
«Lo facciamo perché siamo disperati: non sappiamo più come agire per salvare il nostro Paese dal collasso climatico». Sei ragazzi e ragazze appartenenti...

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«Lo facciamo perché siamo disperati: non sappiamo più come agire per salvare il nostro Paese dal collasso climatico». Sei ragazzi e ragazze appartenenti a Extinction Rebellion (un movimento internazionale ambientalista, nato dal basso, nonviolento, fondato in Inghilterra in risposta alla devastazione ecologica) stavolta ha bloccato il traffico in Largo Susanna, fino a quando non sono intervenuti i vigili urbani e la polizia. Volevano raggiungere il Ministero del Lavoro per protestare. Due ragazzi si sono legati con un lucchetto per biciclette. In precedenza i manifestanti hanno imbrattato con la vernice alcune sedi ministeriali causando parecchio trambusto e danni.


Giacomo, 24 anni, di Trento, lavoratore precario, ha spiegato il senso delle loro azioni e di tanta rabbia nascosta: «La crisi climatica è la più grande minaccia per l’umanità e per l’economia. Sono molto preoccupato perché la nostra generazione pagherà a caro prezzo quello che l’attuale governo non sta facendo per mitigare il collasso climatico ed ecologico. Saranno i lavoratori più fragili a pagare tutto questo, quelli che più sono stati colpiti negli ultimi anni da precario, delocalizzazioni, sfruttamento e smantellamento del welfare state. Ho sperato che tutto andasse bene dopo l’emergenza covid e, invece, il recovery fund porterà altra distruzione ambientale e profitto per pochi. Ho perso ogni speranza, mi sono illuso. Il nostro è un grido di allarme, vi chiediamo di ascoltare e accogliere le nostre richieste, non esiste più un futuro».

I manifestanti continuano a chiedere una transizione energetica in grado di non lasciare indietro gli ultimi. 

 


 


 

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Il Messaggero