«Lo hanno preso a calci e pugni, rompendogli costole e mandibola. Ora mio figlio è in coma e rischia di morire». Mirella D. pesa le parole, mentre parla...
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IN OSPEDALE
«Gli hanno riscontrato cinque costole fratturate continua la madre e una mandibola rotta». Il ragazzo viene dimesso, con la prescrizione del riposo assoluto. «Ma pochi giorni dopo sono subentrati dei bruciori molto forti e lo abbiamo riportato al S. Eugenio aggiunge Mirella Qui è rimasto due giorni in osservazione ma poi è voluto uscire, perché il personale non rispettava una cura che stava seguendo». Poche sera fa il peggioramento: «Si è sentito male e abbiamo chiamato l'ambulanza, che lo ha trasportato in codice rosso in ospedale. Dopo poche ore è stato intubato e si trova ora in coma farmacologico. I medici ci hanno detto che funzionano meno di due terzi dei suoi polmoni».
Ieri mattina la madre e il padre di Stefano si sono presentati negli uffici dei carabinieri dell'Eur, che hanno raccolto la denuncia e hanno fatto subito partire le indagini, per individuare dei testimoni. Secondo alcune prime testimonianze, sembra che il ragazzo fosse stato protagonista di alcuni diverbi all'interno della discoteca causati dall'alcol. «E' una storia assurda aggiunge la madre ed è evidente che se anche una persona reagisce verbalmente non può essere presa a calci e pugni».
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Il Messaggero