Roma, estorsioni e minacce tra ristoratori: usuraio fermato a Trastevere

Roma, estorsioni e minacce tra ristoratori: usuraio fermato a Trastevere
Minacce, visite al ristorante a dir poco intimidatorie e appostamenti per pretendere la consegna di soldi. Un incubo infernale per un ristoratore di Trastevere, titolare di un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Minacce, visite al ristorante a dir poco intimidatorie e appostamenti per pretendere la consegna di soldi. Un incubo infernale per un ristoratore di Trastevere, titolare di un noto locale, finito in un giro d'usura per un prestito chiesto tempo fa a uno strozzino, anche lui commerciante nello stesso rione. L'usuraio gli aveva prestato 30 mila euro e ne aveva pretesi 132 mila. E non solo, le prepotenze erano continuate anche dopo il saldo.


LE INDAGINI
A mettere fine a tutto questo i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Trastevere che hanno arrestato un 52enne romano, incensurato, con l'accusa di usura ed estorsione. Le indagini, coordinate dal pool Reati contro il patrimonio, sotto la direzione del procuratore aggiunto Lucia Lotti, sono scattate dopo che il ristoratore era rimasto vittima di prestiti usurari da parte di un finanziatore, anche lui commerciante, che a partire dal 2008, a fronte di un prestito di 30mila euro, aveva ottenuto in cambio circa 132mila euro, compiendo anche azioni estorsive. In particolare, l'arrestato, aveva costretto il ristoratore a pagare importi mensili tra i 1.000 e i 1.500 euro, minacciando in caso di rifiuto, ripercussioni su di lui e sull'attività commerciale.

LE INTERCETTAZIONI
Dalle indagini, con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, è emerso lo stato di ansia e soggezione della vittima che, preoccupata delle possibili conseguenze dei mancati pagamenti, continuava a corrispondere notevoli importi ben oltre il capitale finanziato (in realtà triplicato). L'usuraio, infatti, per sollecitare i continui pagamenti, paventava «visite poco gradite al locale» per «sistemare la questione». Durante l'ultimo incontro per la consegna del denaro, i carabinieri hanno fermato e perquisito il 52enne, trovandogli i 1.500 euro appena ricevuti, oltre ad altro denaro contante.

I SEQUESTRI

Dalla successiva perquisizione all'interno dell'esercizio commerciale gestito dall'uomo, sono stati trovati, nascosti, 64.700 euro in contanti, oltre a sei assegni da 5mila euro ognuno con la firma della vittima. L'arrestato si trova ora in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell'autorità giudiziaria, e deve rispondere di estorsione e usura. Il Gip ha convalidato l'arresto e disposto per l'indagato gli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo del denaro rinvenuto durante la perquisizione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero