Roma, Esquilino, verso lo sgombero del palazzo occupato Spin Time

Roma, Esquilino, verso lo sgombero del palazzo occupato Spin Time
Sgombero vicino per Spin Time Labs, la ex storica sede dell’Enpas e poi dell’Inpdap occupata abusivamente da anni. Secondo gli occupanti, 450 persone, di cui 98...

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Sgombero vicino per Spin Time Labs, la ex storica sede dell’Enpas e poi dell’Inpdap occupata abusivamente da anni. Secondo gli occupanti, 450 persone, di cui 98 minori, da ieri sono senza luce e per questo hanno convocato per oggi un’assemblea pubblica (ore 16,30) in via di Santa Croce in Gerusalemme 55. Tutto è cominciato nel 2013, quando i movimenti di Action hanno deciso di occupare il palazzo dell’ex Inpdap, nella zona dell’Esquilino, tra via Statilia e Via S. Croce in Gerusalemme. L’edificio abbandonato comprendeva 16mila metri quadri di spazi. Oggi l’edificio ospita - abusivamente - 180 nuclei familiari di diverse etnie con varie attività organizzate all’interno dello stabile.

 
Dopo l’occupazione, è nata una sorta di “Architettura di Sopravvivenza”, suggerita dal’architetto ungherese Yona Friedman. Arriva così Spin Time Labs, ossia rigenerare ciò che già esiste. L’associazione interna parla di un «Cantiere di rigenerazione urbana» perché all’interno dell’edificio si «respira tanta voglia di condividere e collaborare, senza alcuna discriminazione ma semplicemente rispettando delle regole uguali per tutti». Le regole però, sono altre: vivere nella legalità. Tanto che ieri gli occupanti si sono allarmati perché, a detta loro, si sono ritrovati «senza luce e a breve senza acqua». Dal I Municipio fanno sapere di non temere «problemi di ordine pubblico». Oggi pomeriggio si capirà di più. 


Nell’edificio comunque c’è un’osteria che offre la possibilità di mangiare e bere, oltre ad essere luogo di assemblea settimanale dell’associazione. I 4800 metri quadri di laboratori sociali comprendono poi attività di vario tipo; dalla falegnameria, che produce attrezzature per gli eventi e mobili per i diversi spazi dell’edificio, ai tanti corsi istituiti nel comprensorio. Corsi di sartoria, di disegno, di tango o taekwondo, stesura di testi teatrali, intaglio del legno, fino ad arrivare ad un corso di birra artigianale.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero