Roma, esplosione in un palazzo: un morto e 21 feriti. Fermata inquilina sotto sfratto

Roma, esplosione in un palazzo: un morto e 21 feriti. Fermata inquilina sotto sfratto
È stata rintracciata e sottoposta a fermo per omicidio e strage Giovannina Serra, l'anziana di origine sarda che secondo gli investigatori avrebbe provocato l'esplosione...

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È stata rintracciata e sottoposta a fermo per omicidio e strage Giovannina Serra, l'anziana di origine sarda che secondo gli investigatori avrebbe provocato l'esplosione nel palazzo alla periferia di Roma che ha causato la morte di un uomo e il ferimento di 21 persone. Gli agenti del commissariato di polizia San Basilio l'hanno rintracciata nella nuova abitazione che avrebbe preso in affitto dopo l'ultima ingiunzione di sfratto dall'appartamento di via Galati. Lo sfratto era in programma nei prossimi giorni. La donna era ricercata da stamattina. Al momento dell'esplosione l'appartamento era chiuso e all'interno non c'era nessuno. I vigili del fuoco hanno trovato in casa una bombola del gas da cui sarebbe scaturita la deflagrazione.






L'esplosione

L'esplosione è avvenuta verso le 3 in via Vito Giuseppe Galati, zona Colli Aniene, e ha scatenato un rogo che si è esteso a tutto il palazzo. Non c'è stato nulla da fare per un uomo di 50 anni, trovato morto dai vigili del fuoco nel bagno di un appartamento al piano superiore rispetto a quello dell'esplosione, mentre i feriti più gravi sono stati trasportati in ospedale dal 118, intervenuto con sei ambulanze e un'automedica. Una persona è in codice rosso al Pertini. Danneggiate anche quattro auto parcheggiate in strada.



Secondo le ricostruzioni, il 50enne si sarebbe chiuso nel piccolo bagno cieco con ventola nella speranza che questa potesse aspirare il fumo dell'incendio ma è morto intossicato. L'uomo, un operaio nato nel 1964, abitava insieme ad altri colleghi che però sono riusciti a salvarsi uscendo di casa. L'appartamento sembra fosse usato come foresteria per gli operai.



Le indagini

Sull'accaduto la Procura ha ipotizzato il reato di strage. Su una Smart parcheggiata davanti allo stabile è infatti stato ritrovato un biglietto giallo con la scritta «Il Signore non vi farà godere la casa perché siete dei ladri».



Secondo quanto si è appreso la 82enne aveva ricevuto numerose ingiunzioni di sfratto, che si sarebbe dovuto eseguire a breve e in passato aveva minacciato gesti estremi pur di non lasciare la casa.



Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, è al momento contro ignoti ma presto potrebbe finire indagato chi ha abitato l'appartamento prima di essere sfrattato. In Procura è attesa anche una relazione sulla dinamica dei fatti da parte del Nia dei vigili del fuoco che assieme ai carabinieri del Ris stanno svolgendo rilievi sul luogo dell'incendio.



Sul caso è intervenuto anche l'assessore al Sociale di Roma Capitale, Francesca Danese: «Stiamo verificando tutto - ha precisato - Vogliamo verificare se effettivamente questa persona era stata sfrattata, se c'era stata la vendita dell'appartamento. Il tema è molto, molto caldo e prima di rilasciare dichiarazioni voglio verificare».



Anche se la ex vicina sembrava «Una persona tranquilla» secondo Mulargia. «Io l'avrò vista tre o quattro volte - spiega il condomino - Una persona anziana. Era tranquilla, mai dato problemi. Buongiorno e buonasera ma nient'altro. Non c'erano poi tante occasioni di incontro. Ma la settimana scorsa c'era un furgone nel cortile dove stavano mettendo dei mobili».



Un altro inquilino del palazzo non la pensa così: «La conoscevo di vista, abitava da molto tempo qui. Viveva da segregata in casa, non sembrava tanto normale - spiega - Aveva dato segni di squilibrio e instabilità. C'erano state delle avvisaglie: anni fa

aveva dato alle fiamme una poltrona sul balcone. E pensare che poco tempo fa l'ho anche salvata perchè era rimasta bloccata nell'ascensore».



Il racconto

«Alle 3 di notte mi sono svegliato perchè ho sentito un forte boato. Mi sono affacciato alla finestra e poi sul balcone ed ho visto le fiamme. Erano alte. Ho messo subito una tuta e sono scappato giù insieme a mia moglie. Li abbiamo trovato altre persone, alcune erano intossicate dal fumo», spiega Antonio Mulargia, che abita nell'appartamento vicino a quello dove è avvenuta l'esplosione ma non ha subìto grossi danni.

I feriti ricoverati in ospedale, al momento 14, riceveranno la visita del sindaco di Roma Ignazio Marino.



Il 3 gennaio scorso fu segnalata una fuga di gas dall'appartamento dove si è verificata stamani l'esplosione. In seguito alla segnalazione fu interrotta l'erogazione del gas. Non è chiaro se la segnalazione sia stata fatta dall'anziana signora sfrattata che i poliziotti stanno ancora cercando di rintracciare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero