Roma, dopo le dimissioni di Stefàno, ipotesi in rosa per la guida dell'assemblea capitolina

Roma, dopo le dimissioni di Stefàno, ipotesi in rosa per la guida dell'assemblea capitolina
Dopo le dimissioni di Enrico Stefàno, potrebbe essere assegnato a una donna lo scranno più importante dell'Aula Giulio Cesare. È questo il rumor che oggi...

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Dopo le dimissioni di Enrico Stefàno, potrebbe essere assegnato a una donna lo scranno più importante dell'Aula Giulio Cesare. È questo il rumor che oggi circola in Campidoglio. Anche se la preoccupazione maggiore tra i consiglieri del M5s capitolino è innanzitutto quella di «procedere in tempi brevi alla scelta di un nuovo vicepresidente vicario». Stefàno si è dimesso ieri perchè stanco di barcamenarsi tra molte responsabilità e pochi poteri in attesa di un eventuale passo indietro di Marcello De Vito, in custodia cautelare in carcere per presunti fatti di corruzione legati alla realizzazione dello Stadio a Tor di Valle. Con l'assestamento di bilancio alle porte (va approvato entro il 31 luglio), più di un consigliere spera che «di rimettere l'Aula in condizione di operare al meglio in tempi brevissimi». Al momento nel ruolo di reggente c'è il consigliere d'opposizione Francesco Figliomeni di Fratelli d'Italia. Ma alla prima seduta sull'assestamento del Bilancio, che dovrebbe tenersi tra una quindicina di giorni, i 5 stelle capitolini vogliono arrivarci con un presidente grillino.


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Tra i nomi che sono circolati nelle ultime ore (Angelo Sturni, Marco Terranova, Sara Seccia e Annalisa Bernabei), tutto fa pensare a un avvicendamento in rosa.

Sicuramente esclude un suo ruolo sullo scranno più alto dell'Assemblea capitolina Marco Terranova, presidente della commissione Bilancio: «Vorrei tranquillizzare tutti, non c'è nessuna possibilità che io assuma questo ruolo al momento, anche se sarebbe un grande onore. Gli impegni stringenti della commissione Bilancio di questo mese mi chiamano a un atto di responsabilità a cui non posso sottrarmi». Per assumere il ruolo, infatti - come già fatto da Stefàno al tempo - Terranova dovrebbe lasciare la presidenza della commissione in un momento delicato per i conti del Comune. Improbabile, almeno questo è quello che pensano alcuni consiglieri a lui vicini, che Angelo Sturni accetti di seguire le orme dell'amico e collega Stefàno, lasciando quindi la guida della commissione Statuto e innovazione tecnologica in cui «sta lavorando bene e con passione». Il ruolo di vicario, difatti, «è temporaneo, ma anche di durata indefinita» perchè di procedere alla revoca dell'incarico a De Vito, con un atto d'Aula, per il momento non se ne parla. Sono diversi i timori di un ricorso da parte di quest'ultimo, ma c'è anche un altro motivo: «È comunque stata una figura importante qui per noi in Campidoglio e ci auguriamo che ne esca a testa alta», dice qualcuno. A questo punto in pole resterebbe una tra Sara Seccia e Annalisa Bernabei, già segretario d'Aula. Bernabei, 31 anni, finora è stata una figura poco esposta dal punto di vista mediatico. Nel 2016 si era proposta sul blog del M5s per il ruolo di candidato sindaco, salvo poi ritirarsi all'ultimo momento. Infine Sara Seccia, 37 anni, una laurea in Giurisprudenza, formazione all'Anci con un corso dedicato agli amministratori dei Comuni del Lazio, nessuna presidenza di commissione da onorare. Seccia sembra possa essere un'ipotesi gradita ai colleghi grillini e la figura che potrebbe mettere d'accordo tutti. Della sua nomina, in queste ore in Campidoglio, sono diversi quelli che dicono «è possibile». Bisognerà vedere, tuttavia, se lei accetterà l'incarico. Ma è questione di giorni, forse ore. 
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Il Messaggero