«Vista l'emergenza Fentanyl, che negli Stati Uniti ha fatto impennare i morti per overdose, ultimo caso lo chef italiano Zamperoni, a Villa Maraini ci siamo organizzati...
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Lo sottolinea Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini, Agenzia Nazionale di Croce Rossa Italiana per le tossicodipendenze, in vista della Giornata Mondiale sull'Overdose di sabato 31 agosto.
La relazione 2018 dell'Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze, ha registrato oltre 1 milione e 300 mila consumatori di oppioidi a rischio overdose che nell'84% dei casi risulta fatale, ricorda Barra in un comunicato. «Siamo stati i primi a fare interventi di overdose in strada con Naloxone inoculato da personale non medico salvando oltre 2.500 persone in 20 anni, incuranti delle critiche dei benpensanti», spiega Barra. Attraverso la Red Cross Red Crescent Partnership on Substance Abuse, di cui Villa Maraini è parte insieme a Croce Rossa Italiana e Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, è stato prodotto e diffuso uno studio sul farmaco salvavita Naloxone - “Reducing fatal Opioid Overdose” - presentato nel 2018 a Vienna presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc), «per provare non solo l'efficacia del farmaco ma anche i minori costi che i sistemi sanitari nazionali avrebbero, se fosse diffuso in maniera capillare, oltre a scongiurare altri morti», conclude Barra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero