Sono stati sei i sacchi di ossa esaminati oggi nel Campo santo del Collegio teutonico vaticano nell'ambito delle ispezioni disposte dalla magistratura vaticana alla ricerca...
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Oggi, a conclusione delle operazioni iniziate intorno alle 9 e 30 e terminate intorno alle 16, da parte sua non ci sono state dichiarazioni mentre l'avvocato degli Orlandi, Laura Sgrò, si è limitata a riferire ai giornalisti di non aver nulla da aggiungere alla nota emessa dalla sala stampa vaticana. È così il Vaticano stesso a comunicare che le operazioni riprenderanno domani alle 9 e che gli esami di oggi hanno riguardato l'analisi morfologica di una parte dei reperti ritrovati negli ossari, a cura del professor Giovanni Arcudi, il perito vaticano. Arcudi ha svolto, «l'analisi morfologica dei reperti ritrovati negli ossari, rappresentati da ossa, frammenti ossei o ossa frammentate anche di piccole dimensioni. L'analisi sarà effettuata secondo i protocolli riconosciuti a livello internazionale, in particolare identificando gli elementi, nella struttura ossea, utili a diagnosticare la datazione dei reperti», ha spiegato il bollettino vaticano. Ed è proprio la datazione dei reperti a essere cruciale. Emanuela Orlandi, come è noto, è scomparsa nel 1983 ma l'ipotesi che la famiglia vuole chiarire è anche quella di una possibile occultazione del cadavere o all'epoca della scomparsa, o successivamente. La stessa volontà che comunque ha dichiarato di avere anche il Vaticano: fugare ogni dubbio.
Al Campo Santo Teutonico oltre al professor Arcudi e al suo staff, ha operato il personale della Fabbrica di San Pietro e del Cos, il Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana. C'erano anche il legale degli Orlandi, Laura Sgrò, lo stesso perito Portera, e l'ufficiale responsabile della Polizia Giudiziaria del Corpo della Gendarmeria Vaticana. Se ci siano compatibilità tra le ossa rinvenute, molte anche di piccole dimensioni, è la domanda di queste ore a cui una prima risposta si attende possa essere data già domani stesso, almeno per quanto riguarda l'esame da parte del perito vaticano. La parola, successivamente, passerà agli Orlandi.
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Il Messaggero