«Per una città più pulita e una politica attenta alla sostenibilità ambientale, iniziamo dalla campagna elettorale a dare il buon esempio!». E...
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Indovinello: di chi è questo messaggio elettorale per diventare il nuovo deputato romano alle suppletive del prossimo Primo marzo? Chi può dire che Roma è una città sporca, che dal punto di vista ambientale ha sbagliato tutto? Chi può puntare in campagna elettorale sulla «sostenibilità, riqualificazione e decoro urbano mettendo l'ambiente come priorità dell'agenda politica», come si legge in un post promozionale? Andiamo per esclusione.
Non potrà mai e poi mai essere un candidato che condivide le politiche della giunta Raggi, la scelta di una discarica, che pensa che la città sia linda con i cassonetti puliti e mai traboccanti, senza topi e lordure attorno ai bidoni, senza cumuli di immondizia e un ciclo dei rifiuti risolto, riappacificato con il territorio e i contribuenti.
E invece è quello che state pensando: è Rossella Rendina, la sconosciuta candidata del Movimento 5 stelle, «la scelta giusta» secondo il capogruppo pentastellato in Campidoglio Giuliano Pacetti. Rendina corre con il simbolo del M5s, lo stesso partito dell'inquilina di Palazzo Senatorio, Virginia Raggi. Ergo, in questa campagna elettorale non c'è un candidato che promuove la prima cittadina capitolina, nemmeno quello del suo partito.Perciò suona persino buffo il proclama elettorale di Rendina che su Facebook inneggia alla discontinuità su pulizia e decoro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero