Provincia di Roma, 32 Comuni al voto: le sfide dopo i commissari

Provincia di Roma, 32 Comuni al voto: le sfide dopo i commissari
Il 26 maggio si vota dalle ore 7 alle 23 per il Parlamento europeo e anche in trentadue comuni della Provincia di Roma che eleggeranno un nuovo sindaco e rinnoveranno il Consiglio...

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Il 26 maggio si vota dalle ore 7 alle 23 per il Parlamento europeo e anche in trentadue comuni della Provincia di Roma che eleggeranno un nuovo sindaco e rinnoveranno il Consiglio comunale. Tra questi, sei città contano più di 15 mila abitanti e quindi potrebbero andare al ballottaggio il 9 giugno se nessun candidato raggiungesse la maggioranza assoluta dei voti. Sono circa 335 mila gli elettori coinvolti. Il M5S su 32 comuni che vanno al voto si presenta solo in nove. Tra le sfide più importanti ci sono sicuramente Civitavecchia (oltre 51 mila abitanti) e Nettuno (45 mila residenti). Cinque anni fa i due comuni erano stati conquistati dal M5S che però nel primo caso non schiera il suo sindaco uscente e paga le divisioni interne al Movimento: non tutti hanno accettato la candidatura dell’attuale vice sindaco. A Nettuno la situazione è molto più complessa e dunque in bilico: dopo una schiacciante vittoria quattro consiglieri M5S si sono dimessi e, come successe all’ex sindaco capitolino Ignazio Marino, la sfiducia al sindaco è stata formalizzata davanti a un notaio. Con il risultato che il popolo M5S si presenta in ordine sparso con tre candidati sindaci, di cui uno solo ufficiale e un altro è il vicesindaco uscente. Qui invece la destra si presenta unita in coalizione, pronta a voltare pagina mentre il centrosinistra conta su tre liste civiche rigorosamente senza simboli riconoscibili di partito. La Lega punta molto su Ciampino, comune commissariato dopo la caduta del primo cittadino di centrosinistra. Per la coalizione di destra corre la sindacalista dell’Ugl Daniela Ballico mentre il M5S ci prova con Marco Bartolucci che corse già nel 2014 e prese il 15,5%. Altro comune commissariato dopo un’esperienza fallita di centrosinistra e dove la Lega sente di poter vincere è Palestrina (qui, il M5S non ha candidati) ed è sicura di fare il colpaccio anche in un altro comune simbolo della destra: Cave, dove il M5S diserterà la competizione. 


Il comune più grande che va al voto è Tivoli: 52 mila abitanti. Si profila un ballottaggio tra il primo cittadino uscente Giuseppe Proietti, archeologo civico sostenuto da ben dodici liste in cui c’è molto Pd e molti Fi e FdI che non hanno trovato accordo sul candidato leghista; contro Proietti corre il consulente del lavoro e procuratore sportivo Vincenzo Tropiano, leghista, sostenuto da sei liste civiche e solo senza lo schema classico della coalizione di centrodestra come fu per Fiumicino. C'è poi Giovanni Mantovani, analista finanziario ed advisor di Ubi Banca, candidato di Una Nuova Storia con il sostegno di tutto il centro sinistra tiburtino compreso il Partito Democratico. Rosa Canitano ed Elisabetta Canitano, tutte e due dottoresse ed impegnate una nell’Asl Roma 5 e l’altra nell’Asl Roma 3, sono candidate rispettivamente con il Movimento 5 Stelle e Potere al Popolo. 


Sfida apertissima anche a Monterotondo, storica roccaforte rossa dove il candidato civico della coalizione di centrodestra con sette liste è un ex Pd. Elezioni anche a Rocca Priora, Monte Porzio Catone, Vicovaro, Genazzano, Artena, S. Angelo Romano e Carpineto Romano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero