Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso della lista "Sinistra per Roma - Fassina sindaco", ha ammesso la stessa a partecipare alle prossime amministrative per le...
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Nella sentenza emessa oggi e disponibile on line, sul sito della giustizia amministrativa, viene riconosciuta la fondatezza dell'appello e si legge che «i presentatori della lista sono stati "indotti in errore", circa la regolarità degli adempimenti prescritti, dal comportamento tenuto dalla stessa amministrazione e, in particolare, dall'adozione della nota in data 7 maggio 2016, con cui il segretario comunale di Milano ha attestato la completezza della documentazione depositata e la presenza, in essa, delle dichiarazioni sostitutive attestanti l'insussistenza delle condizioni di incandidabilità. L'affidamento così ingenerato negli appellanti - secondo i giudici - deve ritenersi meritevole di tutela per la provenienza qualificata della suddetta attestazione (e ciò anche a voler prescindere dalla sua catalogazione come atto pubblico idoneo a fare fede fino a querela di falso delle dichiarazioni ivi contenute), in quanto formata dall'autorità incaricata di controllare la completezza della documentazione depositata e di segnalare eventuali carenze.
La medesima ricevuta, formalizzata ai sensi dell'art. 32, ultimo comma, del d.P.R.
Il consiglio di stato ritiene che «il mancato rispetto del termine risulta, in definitiva, addebitabile ad un concorso causale determinante dell'amministrazione, posto che, qualora il segretario comunale avesse correttamente rilevato le carenze contestate, i presentatori della lista avrebbero potuto tempestivamente integrare la documentazione, evitando la conseguente esclusione». La riammissione della lista quindi è per i giudici la decisione «più rispettosa, al contempo, del principio del favor partecipationis, inteso come ineludibile declinazione dell'effettiva garanzia di esercizio dei diritti politici costituzionalmente garantiti, e degli interessi pubblici sottesi alla normativa di riferimento, restando, comunque, salvaguardata l'acquisizione delle dichiarazioni sull'assenza delle cause di incandidabilità (che, nella fattispecie, non risulta contestata) entro il termine normativamente stabilito per le definitive determinazioni in ordine all'ammissione delle liste (e, quindi, senza alcun nocumento per i principi di celerità e certezza del procedimento elettorale). In definitiva - si legge -, l'appello dev'essere accolto, con conseguente accoglimento del ricorso di primo grado ed ammissione della lista ricorrente alle elezioni comunali di Milano».
Fassina: «La sinistra torna in campo». «Felice per sentenza consiglio di stato. La sinistra torna in campo a Roma più forte di prima». Così, su Twitter, il candidato sindaco, Stefano Fassina. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero