Scrive alla figlia morta in moto: «Aiutami a evitare altre vittime»

Scrive alla figlia morta in moto: «Aiutami a evitare altre vittime»
Una lettera accorata scritta su Facebook, ora che tutti vanno in ferie ma sua figlia non c'è più e sulle strade è tutto come prima: buche, dossi e altre...

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Una lettera accorata scritta su Facebook, ora che tutti vanno in ferie ma sua figlia non c'è più e sulle strade è tutto come prima: buche, dossi e altre vittime. Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, la 25enne morta su via Ostiense il 6 maggio in sella alla sua moto, scrive alla figlia, offre una soluzione per evitare altre morti. La sua idea - evidenziare le buche - rimbalza sui social, un passa parola commovente, arrivano le prime foto di buche cerchiate di giallo da Ostia al Gra, al centro. «Ciao Elena, sono mamma, sempre io - scrive - Qui comincia a far davvero caldo, si va al mare. Niente più selfie assieme, niente risate. Ma non ti sto scrivendo per questo, non voglio pensare a questo, impazzirei. Ho bisogno di te, amore mio».





Ho bisogno del tuo aiuto perché qui non sembrano capire. C'è pure chi dice che le buche non ci sono... Sai, si va al mare. Tanti passano sulle strade e... tu sai cosa può succedere se un dosso, una buca si mette per traverso. Ma, amore mio, noi non dobbiamo permettere che muoiano altre persone. Il sistema c'è e funziona. Basta evidenziarle con una semplice bomboletta di vernice gialla. Se solo i nostri amministratori volessero ascoltare, chiedi lassù, che si faccia il miracolo. Se solo un cuore generoso avesse evidenziato le tue buche in quella maledetta strada, tu saresti qui con me e Sofia, andremmo al mare a ridere, a farci tanti stupidi e inutili selfies... (ora per me così preziosi)». L'appello, segue il video postato domenica da Beppe Grillo, che assicurava di non vedere buche nella capitale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero