Elena Aubry, l'appello della mamma: «L'infermiera che l'ha soccorsa racconti tutto»

Elena Aubry, l'appello della mamma: «L'infermiera che l'ha soccorsa racconti tutto»
«Mi rivolgo all’infermiera che si è fermata a soccorrere mia figlia per poi andar via: l’invito del pm ma anche il mio è quello di presentarsi...

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«Mi rivolgo all’infermiera che si è fermata a soccorrere mia figlia per poi andar via: l’invito del pm ma anche il mio è quello di presentarsi spontaneamente». Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry la giovane che un anno fa in sella alla sua moto è morta sull’Ostiense a causa dell’asfalto dissestato e delle radici sporgenti fa un appello alla misteriosa giovane infermiera ritenuta dagli inquirenti un tassello fondamentale per chiudere le indagini. «Non ti nascondere - dice la mamma della motociclista - forse ha paura perché non ha aspettato i soccorsi come avrebbe dovuto o forse perché era in qualche modo coinvolta, si può dire tutto e il contrario, io voglio solo capire come è morta Elena. Dai tabulati telefonici prima o poi rintracceranno un’infermiera che quel 6 maggio scorso transitava lì. Io al magistrato ho portato altri due casi di incidenti avvenuti dopo la morte di Elena nello stesso punto». Intanto si avvicina il primo anniversario della morte di Elena.

 

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Era il 6 maggio. Mamma Graziella invita tutti, appuntamento anticipato a domani, «la domenica è più comodo per tutti: ci staremo vicino, non deve essere una giornata di tristezza anche se non è una data certo bella per me. Ma Elena non è mai stata mia, a maggior ragione ora è diventata simbolo di speranza, perché tanti ragazzi non facciano la sua fine, perché questa città cambi. Ci riuniremo tra amici al Calcio sociale centro sportivo vicino Corviale (via Poggio Verde 455) inventato da Massimo Vallati, padrino di cresima di Elena, che festeggia il compleanno proprio il giorno della sua morte. Alle 15.30 si svolgerà una messa celebrata da don Romano, ex parroco che ha visto crescere Elena, ora vescovo. Poi assieme agli amici motociclisti andremo a portare i fiori sull’Ostiense. Vi aspetto».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero