Roma, nelle scuole elementari e medie arrivano le prime lezioni di educazione affettiva e sessuale

Dopo il XII municipio approvata la delibera anche nel V

Scuole del V municipio
Nelle scuole elementari e medie romane arrivano le prime lezioni di educazione affettiva e sessuale. Se n’era parlato gia dieci giorni fa a “Saperlo...

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Nelle scuole elementari e medie romane arrivano le prime lezioni di educazione affettiva e sessuale. Se n’era parlato gia dieci giorni fa a “Saperlo prima” unico festival italiano sulla salute sessuale e affettiva tenutosi a Roma fino al 19 febbraio, in via Biordo Michelotti tanto che gli organizzatori avevano lanciato una petizione on line (dove sono state raccolte 35mila firme, ndr) rivolta alla Regione Lazio per chiedere di destinare dei fondi a lezioni di educazione affettiva alla primaria, e sessuo - affettiva alla secondaria di promo grado e chiedere l’apertura di sportelli on line per i genitori, in modo da coinvolgerli e spingerli a parlarne con i figli. Dopo fior di proposte di legge, e nonostante il Protocollo d’intesa tra il ministero della Salute e quello dell’Istruzione sembra che i primi municipi capitolini a Roma si siano mossi. Prima è stata la volta del consiglio del XII municipio ad approvare una delibera che impegna presidente e giunta ad attivarsi per trovare fondi per la promozione di azioni volte a sensibilizzare e diffondere progetti di educazione all’emotività, affettività e sessualità nelle scuole.

Oggi la stessa delibera è stata approvata anche dalla maggioranza dell’aula consiliare del V municipio anche qui per impegnare il mini sindaco e la sua giunta ad incrementare e promuovere azioni finalizzate alla sensibilizzazione e alle diffusione di progetti di educazione sessuale. Delibere che hanno suscitato non poca contrarietà nelle opposizioni che hanno posto il problema del disinteresse al benessere degli studenti e soprattutto del messaggio e alla libertà di una scelta educativa che deve essere lasciato alle famiglie come presupposto fondamentale della crescita dei ragazzi. «Se si vogliono aiutare veramente i nostri ragazzi - hanno detto in aula le opposizioni - si promuovano politiche volte al sostegno della genitorilità anche nell’ambito di temi delicati come l’educazione sessuale».

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Il Messaggero