La presenza delle mafie sulla Eco X di Pomezia, l'azienda di stoccaggio di rifiuti speciali andata distrutta in un maxi rogo il 5 maggio 2017. A ipotizzarla sono nuove...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I video
Acquisiti anche i filmati delle telecamere di video sorveglianza della zona, al vaglio degli inquirenti. Paoletti non lo dice, ma è chiaro il tentativo di intimidazione o, quanto meno, la volontà di ribadire come, nonostante il capannone sia ridotto a un cumulo di macerie, quell'area deve rimanere nelle mani della criminalità che potrebbe voler condizionare la futura bonifica. Un affare di circa 6 milioni di euro. La gara d'appalto è ancora lontana, non si sa se ad affidare i lavori saranno Comune di Pomezia e Regione Lazio insieme, oppure solo uno dei due Enti. La presenza di quell'ordigno non fa escludere agli inquirenti che le mafie vogliano in qualche modo controllarla. Gli asset societari della ditta e della Ecoservizi per l'Ambiente che nel 2014 aveva affittato il ramo d'azienda dalla Eco X sono stati passati sotto la lente d'ingrandimento di carabinieri e guardia di finanza. «Attendiamo fiduciosi l'esito delle indagini. Non ci facciamo intimidire in alcun modo», dice il sindaco di Pomezia il 5 Stelle Adriano Zuccalà.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero